Accademia Belle Arti Perugia Pietro Vannucci obiettivo studenti raggiunto

primo aprile arriva il Ministro per la firma avanti

Accademia, c’è il bando per “assistente contabile amministrativo”

Accademia Belle Arti Perugia Pietro Vannucci obiettivo studenti raggiunto
da Maria Mazzoli
PERUGIA – Quattrocentoquarantaquattro anni di storia. È la forza, e il valore aggiunto, che spinge la prestigiosa Istituzione “Pietro Vannucci” a traghettare oggi quasi 600 studenti verso nuove frontiere: della pittura, della scultura, della scenografia e del design. Con un clamoroso salto di iscritti (passati da 220 del 2012-2013 agli attuali 572), l’Accademia di Belle Arti di Perugia ha raggiunto l’ambizioso obiettivo tracciato dal presidente Mario Rampini e dal direttore Paolo Belardi all’inizio del loro mandato. Lontani i tempi di quando navigava in brutte acque. Ora si prepara ad un grande salto, quello della statizzazione.

E, in attesa dell’arrivo del ministro dell’Istruzione per la firma dell’accordo di programma, previsto tra una settimana precisa, ha festeggiato con Beverly Pepper, Pamela Villoresi, Claudia Conforti e tanti altri grandi nomi nazionali e internazionali, insieme ai rappresentanti delle Istituzioni, degli studenti e di una delegazione dell’Università d’Arte di Nara, arrivata dal Giappone per promuovere lo scambio di docenti e studenti, e aprire quindi un nuovo bacino di iscritti.

Così si è inaugurato l’anno accademico 2016-2017, tra la biblioteca storica dell’Accademia e il complesso templare di San Bevignate. Beverly Pepper dona l’Ascensione ed elogia il lavoro degli studenti: “Un entusiasmo incredibile” L’anno accademico 2016-2017 apre con una artista internazionale: Beverly Pepper.

Che, in una cerimonia movimentata da incursioni multimediali (proiezioni, videointerviste), dona alla “Vannucci” l’opera Ascensione (di formato ridotto rispetto a quella monumentale installata ad Assisi), ripristinata insieme ad un gruppo di studenti dell’Accademia, nel suo studio-atelier tra le campagne di Todi. Uno step della rassegna “Opera prima off”, curata da Lucilla Ragni, docente di Pittura. Presenti la mattina nell’affollata biblioteca, oltre a Rampini e Belardi, l’assessore alla Cultura, Turismo e Università del Comune di Perugia, Teresa Severini, e il presidente di Sistema Museo, Gianluca Bellucci.

Giornata memorabile: l’inossidabile artista statunitense si racconta con il suo accento italoamericano e fa il ritratto degli studenti. “Hanno fatto tutto da soli, mentre io stavo sempre a guardarli. Avevano un entusiasmo incredibile, era molto bello da guardare.

Non vorrei dirlo davanti a voi uomini, ma queste donne erano incredibili! Era come se avessero passato una vita con saldatrici, seghe e frese. Mi ha fatto davvero piacere guardarle. Loro erano lì per imparare, potevano fare qualunque cosa, ma dovevano finire la scultura da mettere in Accademia.

Non vorrei offendere gli uomini qui presenti, ma non potete immaginare come hanno lavorato queste donne! Sono qualcosa di incredibile, come hanno lavorato, come hanno preso strumenti che non avevano mai visto. Le ho sentite proprio come sorelle… e io non ho sorelle”.

Rampini, dalla statizzazione ad una mostra annuale con le opere degli studenti Il pomeriggio, nel complesso di San Bevignate, davanti ad una illustre platea, apre i saluti il presidente Mario Rampini (seguono quello di Fernanda Cecchini, assessore alla Cultura della Regione Umbria, di Erika Borghesi, consigliere della Provincia in qualità di delegato del presidente Nando Mismetti, di Urbano Barelli, vice-sindaco di Perugia, di Teresa Severini, assessore alla Cultura del Comune di Perugia, degli studenti Caterina Orrù, Giada Bizzarri, Matteo Mariotti Paradisi, e di Takahashi Kenji, docente di Pittura nella Università d’Arte di Nara, in Giappone, arrivato per l’occasione insieme al professore di Pittura tradizionale giapponese, Ishimata Akira. Fiero, Rampini snocciola i numeri. “Siamo passati dai 220 studenti del 2012-2013, ai 402 nel 2015-2016 agli attuali 572. Con la particolarità che ora gli italiani sono quasi la metà, sono tornati ad iscriversi, quindi non ci sono più solo studenti cinesi”.

Poi, deciso, illustra i passi della statizzazione. In sintesi: “Il primo obiettivo è l’accordo di programma – sottolinea – che deve essere firmato con la compartecipazione degli enti locali (Regione, Provincia e Comune). Di durata triennale, prevede l’erogazione dei finanziamenti diretti e di sostegno indiretto (come uso locali della sede, etc.). Un accordo che in tre anni consente di svincolare fondi (4 milioni di euro per tutte e cinque le Accademie italiane, di cui solo 3 hanno i requisiti, vale a dire Perugia, Genova e Verona) che annualmente la legge nazionale prevede per le accademie civiche.Il primo aprile è previsto l’incontro con il ministro Valeria Severi, in Accademia, per la firma dell’accordo di programma.

Subito dopo ci sarà il passaggio che il Ministero dovrà fare, un regolamento, previsto dalla legge 508, dove si stabilizzeranno tutte le procedure della statizzazione, un iter che dovrà essere seguito da vicino, affinché tutto vada a buon fine.

L’arco di tempo per chiudere la statizzazione sono i tre anni, ma spero che tutto possa conlcudersi molto prima, quanto meno entro un anno il regolamento”. Poi fa il punto sugli interventi strutturali. “Proseguono i lavori finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per ristrutturare tutta l’area a valle, avendo bisogno di spazi per il consistente incremento degli studenti e, in vista, di un ulteriore aumento di iscritti grazie ad ulteriori accordi, probabilmente anche con il Giappone. L’altro intervento che sto seguendo è l’imminente rifacimento del grande magazzino da convertire in aula polifunzionale, con il progetto già pronto.

In sostanza – conclude Rampini -, conto di portare avanti i lavori di ristrutturazione del primo lotto, già finanziato, entro il 2017. Nel 2018 l’altro secondo lotto di ristrutturazione”. Dopodiché, sensibile alle parole degli studenti intervenuti, lancia la proposta che tanti ragazzi attendono: “Mi impegno a fare una mostra annuale con le loro opere”. Didattica, Belardi spinge sulla qualità

“Nell’anno accademico 2015/2016 (che di fatto cede ufficialmente il passo all’anno accademico 2016/2017) abbiamo cercato di rendere qualitativa la crescita quantitativa di questi ultimi anni: i 220 studenti dell’anno accademico 2012/2013, infatti, oggi sono diventati quasi 600. Ora l’Accademia è frequentata da molti studenti, che peraltro non provengono solo dalla Cina (anche se il contingente cinese è ingente e rappresenta il 35% degli iscritti), ma anche da molti altri Paesi: Algeria, Brasile, Corea del sud, Iran, Messico, Romania, Russia, Spagna e Stati Uniti d’America. In tal senso, il cammino verso la qualità (compresa la sinergia con l’Università per il nuovo corso di laurea di Design), oltre che dall’integrazione culturale e dal reclutamento di docenti di chiara fama, è stato contrassegnato dalla promozione di quattro attività sinergiche (didattica, ricerca, terza missione e internazionalizzazione) volte ad allineare l’Accademia all’Università”.

Tre iniziative esemplari per ogni attività? Per la didattica: “Opera Prima”, una mostra diffusa che ha visto protagonisti alcuni musei dell’Umbria, “Fontivegge, Perugia: cento anni di architettura italiana”, il workshop tenuto all’ultima Biennale dell’Architettura di Venezia, e la partecipazione alla XXVI Biennale di scultura di Gubbio. Per la ricerca, spiccano il progetto selezionato dal Miur, “Mut(u)azioni tra arte e scienza”, “Oltre la mimesis: dalla copia della realtà, alla realtà della copia”, e “Project room-trazione: Arcangelo sassolino”; mentre per la terza missione si è appena raccolto il successo della partnership con Expo Casa 2017 di Epta Confcommercio, il primo grande passo di un accordo triennale denominato “Open minds”, destinato a far cambiare forma e contenuti della grande esposizione di Umbriafiere di Bastia Umbra dedicata all’edilizia e all’arredamento.

Ma anche ‘Bim Learning’, il corso per giovani ingegneri, uno tra i primi in Italia, focalizzato sulla progettazione attraverso un sistema incentrato sulla modellazione degli edifici che integra le informazioni sulle caratteristiche materiche e costruttive già nella fase della progettazione, una iniziativa assolutamente pioneristica nel campo degli addetti ai lavori, organizzata dall’Accademia, con la consulenza del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Perugia, per la Fondazione Ordine Ingegneri di Perugia. E ancora: il grande salto con “Umbria design experience” attraverso l’installazione “Scorched or Blackened”, progetto della Regione Umbria realizzato dall’Accademia, e presentato durante il FuoriSalone 2016 nell’ambito della mostra evento della rivista Interni “Open Borders”, poi protagonista al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Per l’attività di internazionalizzazione, le esposizioni “Look into the distance”, “Pretextes”, di Bernard Guillot, e “Myra Kah”.

La scena a Pamela Villoresi e Claudia Conforti L’attrice Pamela Villoresi (accolta nel novero degli Accademici d’onore della “Pietro Vannucci”) ha magistralmente letto una lettera di Maria Anna duchessa di Anhalt, datata 30 luglio 1892, in cui si parla di Perugia.

Affidata alla professoressa Claudia Conforti (entrata anche lei tra i nuovi Accademici d’onore) la prolusione “Giorgio Vasari e l’invenzione dell’artista moderno”.

Borse di studio, 7 sponsor per 18 studenti Consegnate ben diciotto borse di studio, intitolate a: “Società Mutuo Soccorso fra gli artisti ed operai di Perugia”, “Virginia ed Angela Albanese”, “Alfredo De Poi”, “Maria Elena Petruccioli”, “Moretti Compact”, sei per “Armando Alunni” e altre sei per “Chen Ming”. A riceverle: Binaglia Giancarlo, Dionigi Andrea, Esposito Maurizio, Marafini Arianna, Ji Hye Kang, Mibong Kim, Eleni Kindyni, Milia Andrea, Arcipreti Leonardo, Rosati Eleonora, Huijun Cai, Marouf Setarè, Capocci Anja, Zullo Serena, Corpora Thea, Imache Naser. Il manifesto di Umbria Jazz winter e summer 2017 nasce dall’Accademia. A realizzarlo quest’anno sono due studenti: l’algerino Naser Imache ed Eleonora Rosati del corso triennale di Design, vincitori del concorso.

Grifonissima, ecco la maglia 2017 Evento nell’evento, la presentazione della maglietta ufficiale dell’edizione 2017 della Grifonissima, disegnata da Letizia Cassetta, la studentessa che ha vinto elaborando il visual sotto la guida di Marco Fagioli, docente all’Accademia, vincitore di due “Compasso d’Oro”. Cosa raffigura? Due impronte di piedi contenenti quelle di vari animali, proprio per indicare la partecipazione di massa all’evento, sottolineando l’importanza della tutela dell’ambiente.

“Quest’anno la maglietta sarà realizzata in tre colori, bianco, rosso e verde – ha annunciato Luciano Bacoccoli, responsabile dei rapporti istituzionali dell’Unicredit Umbria mentre consegnava il premio alla studentessa – peccato non abbiamo fatto in tempo a fare anche quella dedicata all’Eruopa”. Nuovi Accademici, grande parterre A chiudere, la cerimonia di consegna dei Diplomi ai nuovi Accademici.

Tra quelli d’onore: Paolo Bolpagni (storico dell’arte), Claudia Conforti (storico dell’architettura), Isabella De Bellis Sciarra (avvocato), Andrea Margaritelli (ingegnere e manager), Antonio Paolucci (storico dell’arte e già ministro Mibac), Roberto Segatori (sociologo), Nello Spinelli (manager), Marco Tarquinio (giornalista, direttore de L’Avvenire), Pamela Villoresi (attrice). Tra gli accademici di merito: Gillo Dorfles (artista e critico), Laura Farina (artista), Hey Sug Jang (scultrice), Cesare Mirabella (pittore), Maria Mulas (fotografa), Pietro Carlo Pellegrini (architetto), Ivan Theimer (scultore).

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