Terremoto, Lega Nord Umbria: “Alle parole seguano i fatti”

La Lega: "Fondamentale ridurre i tempi di intervento e aumentare le risorse, sia a livello regionale che nazionale"

Terremoto, Lega Nord Umbria: "Alle parole seguano i fatti"

Terremoto, Lega Nord Umbria: “Alle parole seguano i fatti”. “La convocazione congiunta della prima e della seconda commissione consiliare rappresenta un atto doveroso di presenza e vicinanza alle comunità colpite dal terremoto. E’ tuttavia fondamentale che alle parole seguano i fatti: occorre ridurre drasticamente i tempi di intervento ed aumentare significativamente le risorse a disposizione sia a livello regionale che nazionale” così i Consiglieri della Lega Nord Umbria Emanuele Fiorini e Valerio Mancini a margine dell’incontro.

“Seppur in misura minore e meno drammatica anche l’Umbria è stata interessata dagli eventi sismici: ridurre o minimizzare tale realtà rischierebbe di essere dannoso per le comunità coinvolte. Per questo, a prescindere dalle competenze dirette, è fondamentale che la Regione Umbria assuma un ruolo centrale sia attraverso interventi diretti sia attraverso un costante e serrato confronto con il Governo.

Come Lega Nord Umbria, negli ultimi dieci giorni, abbiamo visitato più volte le zone colpite incontrando la popolazione, i titolari delle aziende agricole e delle attività economiche, confrontandoci con le Istituzioni e con la protezione civile. Ciò ci ha permesso di definire un documento che riassume le proposte concrete che, a nostro giudizio, occorre adottare. Tali proposte sono già state illustrate dai Senatori Candiani e Arrigoni nel corso dell’incontro svoltosi a Roma con il sottosegretario De Vincenti.

In particolare, riteniamo impensabili i 7 mesi ipotizzati per la realizzazione delle casette in legno, ciò anche in considerazione del peggioramento delle condizioni atmosferiche. Allo stesso modo, le risorse previste per l’autonoma collocazione, sono assolutamente insufficienti: prevedere un contributo di 200 euro a persona, con un tetto di 600 euro per nucleo familiare è inaccettabile, soprattutto se si considera, ad esempio, il costo previsto per l’accoglienza di ciascun presunto profugo che ammonta a 1100 euro, senza alcun tetto familiare.

Contemporaneamente agli interventi immediati per la gestione dell’emergenza, è inoltre fondamentale agire per la ristrutturazione prevedendo, tra l’altro, il risarcimento integrale per tutti gli edifici ed introducendo il “fascicolo del fabbricato”, per i fabbricati pubblici e per quelli privati ad uso pubblico a partire dagli edifici scolastici e dalle strutture sanitarie, azione fondamentale per evitare future tragedie.

Da ultimo, sul piano economico, occorre predisporre un piano straordinario di sostegno al tessuto economico e sociale che si basi su tre punti cardine: istituzione di una NO Tax Area con esenzione/sospensione dei pagamenti per cittadini, professionisti ed attività commerciali, senza applicazione di interessi alla ripresa dei pagamenti; introduzione di specifiche misure per la cassa integrazione in deroga per tutti i settori; definizione di un piano di sostegno e promozione delle produzioni tipiche e del settore turistico”.

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