Spari Macerata, raid razzista, arrestato italiano, era candidato Lega nel 2017
MACERATA – Si chiama Luca Traini, 28 anni di Tolentino, il giovane che questa mattina ha seminato il panico per le vie di Macerata. Traini, testa rasata, una bandiera tricolore in dosso, è stato bloccato dalla polizia davanti al monumento dei Caduti. Traini, incensurato e legato ad ambienti di estrema destra, questa mattina ha sparato in almeno otto luoghi diversi della città di Macerata. Prendendo di mira soprattutto africani che si trovavano nelle vie del centro cittadino. Sei persone sono rimaste ferite e sono ricoverate negli ospedali della zona. L’aggressore, che quando è stato bloccato dalle forze dell’ordine ha fatto il saluto fascista, aveva sparato seminando il panico in Corso Cairoli, davanti alla stazione ferroviaria, in via Velini, in via Spalato, a Piediripa di Macerata, a Casette Verdini, in via Pancalducci, e in Borgo San Giuliano. Qui, davanti al bar King ha esploso gli ultimi colpi prima di essere bloccato dalla polizia. Era candidato Lega nel 2017.
«Non vedo l’ ora di andare al governo per riportare sicurezza in tutta Italia, giustizia sociale, serenità. Chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle”. Così Matteo Salvini, appena arrivato Centro Congressi Unaway di San Lazzaro, a chi gli chiedeva cosa ne pensasse del raid contro gli immigrati andato in scena questa mattina a Macerata, dove è stato arrestato un ragazzo italiano, Luca Traini, aggiungendo che comunque un’ immigrazione “incontrollata” porta allo scontro».
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