Questore Lamparelli, crimine mafioso organizzato assente in Umbria

Audizione del Questore Fausto Lamparelli in Commissione regionale sulla sicurezza e criminalità

Sicurezza e Criminalità: Il Questore Lamparelli in Commissione

Questore Lamparelli, crimine mafioso organizzato assente in Umbria

Il presidente della Commissione regionale d’inchiesta sulla criminalità organizzata e sulle infiltrazioni mafiose, Eugenio Rondini, ha dichiarato che con l’audizione del Questore di Perugia, Fausto Lamparelli, si conclude la ricognizione sulla sicurezza e le infiltrazioni criminali in Umbria. Rondini ha sottolineato l’impegno per portare in Aula una nuova legge regionale sulla sicurezza prima della fine della legislatura.

Il Questore Lamparelli ha confermato che, nonostante l’assenza di una criminalità organizzata endemica di stampo mafioso in Umbria, le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione. Ha evidenziato come in Umbria manchino le condizioni per radicamenti mafiosi come quelli di Cosa nostra, ‘Ndrangheta, Camorra e Sacra corona unita, grazie a una cultura della legalità diffusa tra i cittadini, che spesso denunciano e segnalano situazioni sospette.

Lamparelli ha ribadito l’importanza della collaborazione tra cittadini, istituzioni, associazioni e scuole per prevenire le infiltrazioni criminali. Ha illustrato l’impegno delle forze dell’ordine nel monitorare reati spia come incendi, danneggiamenti e false fatturazioni, che possono indicare attività illecite. Nonostante l’assenza di un radicamento stanziale della criminalità organizzata di tipo mafioso, è necessaria una sorveglianza costante.

Il Questore ha poi parlato delle attività della criminalità organizzata non mafiosa, composta principalmente da gruppi di etnia straniera come albanesi, tunisini e nigeriani, spesso coinvolti nel traffico di stupefacenti. Questi gruppi hanno strutture complesse con collegamenti transnazionali, rendendo difficile il contrasto delle loro attività. Lamparelli ha espresso preoccupazione per i reati contro il patrimonio, come i furti in appartamento e nei negozi, spesso opera di “pendolari del crimine” provenienti da altre città.

Negli ultimi anni, le truffe informatiche sono aumentate significativamente. Lamparelli ha sottolineato l’importanza di campagne di sensibilizzazione e formazione digitale, a partire dalle scuole, per prevenire queste truffe. Ha anche menzionato la necessità di informare gli anziani sui rischi di truffe telefoniche e porta a porta, collaborando con la Croce Rossa per offrire supporto.

Lamparelli ha affrontato anche il tema della violenza contro le donne, inclusi stalking e femminicidi, sottolineando l’importanza della prevenzione e della formazione per riconoscere i segnali di violenza domestica. Ha parlato dell’utilizzo di strumenti come il braccialetto elettronico e l’istanza di ammonimento per prevenire ulteriori violenze. Inoltre, ha menzionato l’efficacia dei trattamenti di recupero per i maltrattanti, che possono ridurre il rischio di recidiva.

Un altro tema trattato è stato quello delle bande giovanili, soprattutto di minori stranieri, che commettono reati ai danni di coetanei. Anche in questo ambito, Lamparelli ha evidenziato l’importanza della prevenzione e della formazione nelle scuole, dove la polizia ha incontrato 9.000 studenti per sensibilizzarli sulle conseguenze del bullismo e del cyberbullismo.

Infine, il Questore ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra tutte le forze dell’ordine e la comunità per garantire una sicurezza efficace. Ha parlato dell’attività incessante di controllo del territorio e delle riunioni settimanali del Comitato per l’ordine e la sicurezza, che coinvolgono tutti i soggetti interessati.

Lamparelli ha concluso affermando che la prevenzione è fondamentale per evitare che i reati si concretizzino. Ha invitato il personale delle forze dell’ordine a essere sempre disponibile e a rispondere alle richieste dei cittadini, indicando loro il giusto canale di intervento quando necessario. “Vogliamo essere quelli della porta aperta,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza di ascoltare e accogliere le critiche per migliorare continuamente il servizio offerto alla comunità.

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