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L’Umbria da gialla ad arancione, Donatella Tesei a SkyTg24
In area arancione Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria. Il ministro della Salute, Roberto Speranza – sulla base dei dati elaborati dalla Cabina di regia – firma una nuova ordinanza che sarà in vigore da mercoledì 11 novembre. Confermata in area rossa la provincia di Bolzano, passeranno in area arancione le regioni Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria.
Spostamento Umbria in zona arancione?
“Ne prendiamo atto. Lo ha detto il presidente della Regione Umbria Donatella Tesei intervenuta a SkyTg24. E’ chiaro che questo avrà ripercussioni su bar, ristoranti e su tutte quelle attività che hanno già avuto danni importanti finora. Mi attendo adeguamento misure economiche. Il governo ora deve garantire sostegno alle attività per fronteggiare la crisi. Questa non è solo un’emergenza sanitaria, ma è anche emergenza economica”.
“Non siamo indietro su nulla – ha detto Tesei. Stiamo lavorando anche per dotare i medici di famiglia dei test rapidi antigenici. Siamo la regione che fa più test di tutte in proporzione al numero degli abitanti”.
Noi percentuale più alta di positivi?
“Riusciamo ad effettuare una media di oltre 4mila tamponi al giorno. Nella prima fase dell’emergenza non ne facevamo oltre mille. Abbiamo il dato percentuale più alto di nuovi positivi? Nella giornata di oggi i numeri sono più confortanti”. Risponde così alla domande a Sky Tg 24. “Si può passare da una zona all’altra con estrema facilità – ha aggiunto – la curva epidemiologica avanza. Mi auguro presto tutta Italia possa tornare in zona verde, ovvero fuori dall’emergenza”.
‘Situazione seria, posti letto in terapia intensiva problema nazionale’
“La situazione è seria – ribadisce la presidente Tesei -. Noi siamo partiti, prima dell’emergenza, con un numero basso di terapie intensive a disposizione, 59. Da lì abbiamo implementato. Si tratta di un problema di carattere nazionale quello della mancanza di posti in terapia intensiva, della carenza di medici e specialisti. Per questo a giorni installeremo un ospedale da campo, accanto all’azienda ospedaliere Asl di Perugia con 37 posti letto in più”.
“Come ho già detto – spiega la governatrice umbra – quando eravamo in zona gialla, quella del ministero non è una pagella o una classifica, è l’analisi, attraverso alcuni parametri, di una situazione che è in evoluzione in tutto il territorio nazionale. Le restrizioni che ne conseguono non sono dunque ‘punizioni’ ma provvedimenti a cui ci adegueremo e che in parte, come ad esempio la dad per le scuole medie, avevamo già anticipato. E’ importante che ora il governo garantisca sostegno al settore economico perché non possiamo permetterci di lasciare per strada pezzi di economia”, sottolinea.
Forse visto che si aspettava la seconda ondata da maggio sarebbe stato proficuo alla pelle di noi umbri aver aumentato da allora i posti letto di terapia intensiva con relativi medici ed assistenti specializzati e non ora con L esercito ma durante la stagione estiva tutti in vacanza .