Incidente stradale sulla Flaminia, non si può morire per andare lavoro

Incidente stradale sulla Flaminia, non si può morire per andare lavoro

Incidente stradale sulla Flaminia, non si può morire per andare lavoro. Enrico Rossi, Daniele Spigarelli e un cinquantacinquenne calabrese, le tre vittime di un frontale accaduto stamani, andavano al lavoro. Lo schianto mortale è avvenuto intorno alle 5, sulla statale Flaminia, all’altezza di Gualdo Tadino tra gli svincoli di Cerqueto e della zona industriale nord.

Due le auto coinvolte, entrambe Fiat: nella Fiat Panda diretta a Sassoferrato dove lavoravano presso l’azienda Faber, viaggiavano Enrico Rossi, cinquantenne di Valfabbrica e il collega di Gualdo Tadino Daniele Spigarelli, 44 anni. L’auto ha impattato con una Fiat 500 proveniente dalla corsia opposta alla cui guida c’era un cinquantacinquenne calabrese, di Cosenza, dipendente di un’azienda che lavora per le Ferrovie.

La dinamica dell’incidente è al vaglio degli inquirenti. Non è chiaro chi abbia invaso la corsia dell’altro, ma l’impatto e il successivo incendio divampato nella Fiat Panda non hanno dato scampo a nessuno dei tre. 

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E’ stato un camionista di passaggio a lanciare l’allarme. Sul posto sono arrivati subito Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia Stradale e 118. I sanitari hanno potuto solo costatare la morte dei tre. La Flaminia è stata bloccata per ore tra gli svincoli di Cerqueto e zona industriale nord, con traffico deviato sulla viabilità secondaria. La strada è stata riaperta a metà mattinata.

“Ci troviamo purtroppo, ancora una volta, a commentare un episodio tragico che vede coinvolti uomini del nostro territorio, pendolari, che hanno trovato la morte mentre si recavano al lavoro fuori regione”. “Non si può morire per andare al lavoro”- dichiara Smacchi-” a prescindere dalle dinamiche, che sono ancora da accertare, tragedie così devono farci riflettere”. “Si ripropongono ancora una volta due temi”- prosegue il Consigliere-” da un lato quello della sicurezza nelle nostre strade, in particolare quelle veloci a due corsie e dall’altro il tema del lavoro, su cui si deve investire al fine di offrire e garantire offerte all’interno del nostro territorio”. “In questo momento comunque, il dolore per le persone che hanno perso la vita e la vicinanza alle loro famiglie è più forte di ogni altro pensiero e riflessione”- conclude Smacchi- ”so di esprimere il sentire comune della nostra intera comunità che in queste ore tristi piange la morte di tre uomini che irragionevolmente e inaccettabilmente hanno perso la vita in questa immane tragedia”.

1 Commento

  1. Eh come no! Investono parecchio sul lavoro in Umbria, specialmente a Gubbio. Ma sparassero meno cazzate e facessero quello per cui sono pagati

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