Contrasto alla prostituzione, blitz negli appartamenti e nelle strade di Ponte San Giovanni VIDEO

I carabinieri sono stati “col fiato sul collo” a quelle donne, generalmente di nazionalità rumena, che stazionano in via della scuola e via Cestellini

Contrasto alla prostituzione, blitz negli appartamenti e nelle strade di Ponte San Giovanni

Contrasto alla prostituzione in appartamenti e strade Ponte San Giovanni PONTE SAN GIOVANNI PERUGIA – Contrasto allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione, questo è il fenomeno delinquenziale che i Carabinieri della Compagnia di Perugia hanno messo sotto la lente di ingrandimento nell’ultimo periodo. La prostituzione è un fenomeno che a Perugia è presente sia sulle strade che negli appartamenti, generalmente locati a giovani donne straniere. Nella circostanza i militari si sono concentrati analizzando gli annunci presenti sia sulla carta stampata che sui siti internet.

Il territorio che viene più attentamente monitorato è quello residenziale di Ponte San Giovanni, in cui i militari dell’omonima Stazione negli ultimi mesi, di giorno e di notte, hanno effettuato un incisivo contrasto all’attività di meretricio soprattutto per strada: l’ordinanza comunale ha consentito di elevare multe salate (450 euro) ai “clienti” cercando di bloccare  il fenomeno e  costringendo le prostitute ad allontanarsi da luoghi più frequentati da anziani e bambini.

In particolare con cadenza giornaliera i carabinieri sono stati “col fiato sul collo” a quelle donne, generalmente di nazionalità rumena, che stazionano in via della scuola e via Cestellini. A questi controlli su strada si sono aggiunti poi quelli negli appartamenti che hanno consentito, come avvenuto qualche giorno fa, di denunciare per favoreggiamento della prostituzione una donna domenicana la quale, affittuaria in un appartamento di via Catanelli, aveva ospitato una tunisina che si prostituiva.

1 Commento

  1. Affermo che le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*