Veicoli a motore sui sentieri, lite sulla norma salva-cacciatori

Nuove Regole sull'Accesso ai Sentieri Scatenano la Discordia tra Ambientalisti e Associazioni Venatorie

Enduro Circuit Umbria evento per gli appassionati di Mtb e E-Mtb

Veicoli a motore sui sentieri, lite sulla norma salva-cacciatori

Veicoli a motore sui sentieri – Nel cuore dell’Umbria, un emendamento proposto dalla consigliera leghista Manuela Puletti, e recentemente approvato dal consiglio regionale, ha innescato un acceso dibattito sulla modifica delle norme riguardanti l’accesso dei veicoli a motore ai sentieri umbri. L’emendamento, parte del Bilancio di previsione, mira a rendere libere le montagne e le colline della regione, consentendo il passaggio di qualsiasi veicolo a motore nei sentieri, nelle mulattiere e nei viali parafuoco, a meno che non siano già segnalati divieti tramite apposite tabelle.

Foto di Erik Mclean

La consigliera Puletti esprime soddisfazione, affermando che questa modifica eliminerà le incertezze che hanno causato sanzioni ingiuste a cacciatori, cercatori di funghi e appassionati di motocross. Tuttavia, la decisione ha immediatamente scatenato reazioni contrastanti. La Federazione italiana escursionismo (Fie) e il Club Alpino Italiano (Cai) si sono schierati contro, sottolineando le possibili ripercussioni negative sull’ambiente e sulla biodiversità.

Il vice presidente dell’assemblea legislativa, Michele Bettarelli, critica la mancanza di una valutazione preliminare sulle conseguenze della modifica e sottolinea l’assenza di coinvolgimento degli enti locali nella decisione. Bettarelli definisce la scelta come “irresponsabile” e fuori dal seminato, evidenziando la mancanza di considerazione per i potenziali disagi sugli abitati circostanti e sulla qualità del turismo lento, che la regione afferma di sostenere.

Da parte della Fie, riportano i quotidiani di oggi, viene considerata “scellerata e priva di raziocinio” la proposta di consentire il passaggio di mezzi a motore in aree sensibili come le zone Sic (Siti di interesse comunitario). Il presidente del Cai Umbria, Gian Luca Angeli, evidenzia il costo elevato dei cartelli di divieto e sottolinea che la rete sentieristica conta oltre 444 tracciati gestiti dalle Sezioni, con una lunghezza complessiva di oltre 3.600 chilometri.

Il delegato all’ambiente, Mario Vaccarella, ritiene che permettere il passaggio senza segnaletica di divieto vada contro ogni azione a tutela dell’ambiente e delle montagne. Il presidente di Legambiente Umbria, Maurizio Zara, minaccia una “battaglia contro questa ennesima assurda aggressione al patrimonio regionale dell’Umbria”. La polemica è quindi destinata a intensificarsi, poiché gli interessi ambientali e le esigenze di diverse categorie di cittadini si scontrano su questo controverso emendamento.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*