Progetto Regionale per il Rischio di Esposizione agli Inquinanti

L'Area Terni-Papigno-Conca Ternana al Centro dell'Iniziativa

Progetto Regionale per il Rischio di Esposizione agli Inquinanti

Progetto Regionale per il Rischio di Esposizione agli Inquinanti

La Regione Umbria ha avviato un progetto di sorveglianza e studio per valutare il rischio sanitario associato all’esposizione della popolazione del sito di interesse nazionale Terni-Papigno-Conca Ternana agli inquinanti organici persistenti dei metalli e delle sostanze perfluoroalchiliche.

L’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, ha annunciato l’iniziativa, spiegando che l’obiettivo è implementare le politiche di prevenzione e cura più appropriate.

Le sostanze perfluoroalchiliche, come ha riferito l’assessore Coletto, sono presenti in alcuni indumenti e oggetti di uso comune, dalle pentole antiaderenti, a capi di abbigliamento impermeabili, imballaggi alimentari, pesticidi. Nonostante la loro ampia diffusione, l’allarme sui rischi per la salute è sempre più diffuso.

Il progetto, finanziato dal Ministero della Salute, coinvolge più regioni ed è caratterizzato da una notevole complessità, dovuta sia alla molteplicità di soggetti coinvolti, sia all’eterogeneità e frammentazione delle conoscenze e competenze sui vari siti di interesse nazionale coinvolti nell’iniziativa. La Regione Veneto è alla guida dell’iniziativa.

L’obiettivo del progetto è quello di ricomporre un quadro unitario, mettendo a sistema tutte le conoscenze e informazioni già acquisite dai vari enti nel corso degli anni e colmando le lacune conoscitive anche attraverso campagne di monitoraggio ambientale, lo sviluppo di modelli di dispersione e la conduzione di studi di biomonitoraggio, secondo metodologie standardizzate e condivise.

Un ruolo chiave in questo contesto sarà svolto dall’azione di accompagnamento e di supervisione da parte del Ministero della Salute e dal coinvolgimento attivo nel progetto dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

Un elemento qualificante del progetto, particolarmente innovativo e sfidante, è l’ambizione di contribuire alla costituzione di un “sistema nazionale per il biomonitoraggio” attraverso la creazione di un network di centri in possesso di specifiche competenze in materia. Questo rappresenta un passo importante verso la gestione del rischio sanitario associato all’esposizione agli inquinanti.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*