PFAS in Umbria: Mascia e Guarda (AVS) accusano Tesei di immobilismo
PFAS in Umbria – Il gruppo di Europa Verde in Umbria, rappresentato da Gianfranco Mascia e Cristina Guarda, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla contaminazione delle acque nei fiumi umbri a causa della presenza di PFAS. Gli esponenti politici hanno richiamato l’attenzione sulla gravità della situazione, sottolineando come anche GreenPeace, con la sua iniziativa “Acque senza veleni”, abbia confermato le loro preoccupazioni. In particolare, l’area del ternano-narnese è stata identificata come critica, con rischi significativi per la salute dei cittadini e la gestione delle risorse idriche della regione.
Mascia ha sollevato una domanda cruciale: “Che acqua stiamo bevendo noi e i nostri figli?” Questa interrogazione riflette l’ansia dei residenti, che temono per la qualità dell’acqua potabile. I due rappresentanti di AVS hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di azioni concrete da parte della Giunta regionale, accusando il governo di Donatella Tesei di non aver intrapreso alcuna iniziativa negli ultimi cinque anni per affrontare la questione.
L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) dell’Umbria ha condotto in passato due screening sui PFAS nei principali corsi d’acqua della regione. Il primo screening ha rivelato la presenza di PFPeA e PFOA nel Fiume Nestore, con concentrazioni ritenute elevate. Nel secondo screening, sono emerse positività in quattro punti critici: un punto sul torrente Teverone e tre nella zona del Fiume Nestore, insieme a rilevazioni sul Caina e sul Genna. Nonostante le evidenze emerse, non sono stati realizzati interventi efficaci per affrontare il problema.
Per quanto riguarda le acque sotterranee, è stato effettuato un solo screening nella primavera del 2018, che ha identificato la presenza di sostanze perfluoroalchiliche in un sito nella Conca Ternana. La situazione già difficile è ulteriormente complicata dall’inerzia della Giunta Tesei, che, secondo Mascia e Guarda, non ha adottato misure preventive per tutelare la salute dei cittadini.
“Questo immobilismo potrebbe aver aggravato la situazione, con conseguenze che ricadranno sugli umbri,” hanno dichiarato. Gli esponenti di AVS hanno ribadito l’importanza di mantenere alta l’attenzione su questa problematica, sottolineando che è fondamentale difendere la salute dei cittadini dell’Umbria.
Per il futuro, Mascia e Guarda hanno promesso di continuare a lavorare attivamente per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla questione dei PFAS e della salute pubblica. “Agiremo in tutti i luoghi per garantire che non venga messa a rischio la salute delle cittadine e dei cittadini dell’Umbria,” hanno concluso, richiamando alla responsabilità di tutti gli attori coinvolti nel garantire un’acqua potabile sicura e priva di contaminazioni.
Le preoccupazioni espresse dai rappresentanti di AVS pongono in evidenza la necessità di un intervento immediato e deciso da parte della giunta regionale, al fine di affrontare una situazione che richiede urgentemente misure concrete e una gestione più attenta delle risorse idriche in Umbria.
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