No grazie a un nuovo inceneritore per l’Umbria il presidio

per esprimere opposizione alla costruzione di un nuovo impianto

No grazie a un nuovo inceneritore per l’Umbria il presidio

No grazie a un nuovo inceneritore per l’Umbria il presidio

Domani mattina, alle 10:00, in Piazza Italia, di fronte alla Regione di Perugia, si terrà un presidio e una conferenza stampa. L’evento è organizzato da vari comitati e associazioni, tra cui ISDE-Medici per l’Ambiente Umbria, Comitato NO CSS nelle cementerie di Gubbio, Comitato NO Inceneritori di Terni, Comitato per la tutela ambientale della Conca Eugubina, Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero – CRURZ aps, Osservatorio Borgo Giglione, Referenti per l’Umbria di Zero Waste Italy e Partito Animalista Italiano. L’obiettivo è esprimere un forte “NO GRAZIE” alla costruzione di un nuovo inceneritore in Umbria.

Da quando nel 2009 fu adottato il primo piano di gestione dei rifiuti che prevedeva la costruzione di un inceneritore, i cittadini dell’Umbria vivono una situazione simile a quella del film “Il giorno della marmotta”, in cui il protagonista si sveglia ogni giorno rivivendo la stessa situazione. Nonostante gli aggiornamenti dei piani, l’inceneritore è rimasto e la soluzione è stata sempre sventata grazie alla mobilitazione di comitati e associazioni.

Ora, nonostante le direttive europee non prevedano incentivi per l’incenerimento, che il PNRR non lo finanzia, che l’investimento sembri sproporzionato per il PIL umbro e per le quantità di rifiuti urbani da destinare all’incenerimento, e che anche gli inceneritori di ultima generazione presentino seri pericoli ambientali e sanitari per i cittadini, questa giunta regionale vuole procedere velocemente con l’iter autorizzativo.

I cittadini sono preoccupati per l’idea di dover importare rifiuti da altre regioni, come si fa ora con il CSS per i cementifici, su e giù per le nostre strade. Questo rappresenta un affare per gestori e trafficanti, ma un danno per i cittadini: traffico, inquinamento e salute compromessa.

Nel frattempo, in assenza di un piano significativo per prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti e per governare le dinamiche economiche, si prospetta l’ampliamento molto costoso delle discariche, ora definite strategiche per l’Umbria.

E allora ai cittadini non rimane che ricominciare la battaglia di informazione a supporto delle ragioni fondate sulla economia circolare della riparazione, del riuso e del riciclo, e sulla necessità del recupero di materia seconda che porterebbe nuova economia, posti di lavoro, innovazione.

Gli organizzatori rinnovano l’appello ad essere presenti, tutti insieme, a esprimere il dissenso a voce alta, per il bene e la salute di tutti.

Fonte Ernesta Cambiotti

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