Legge regionale ‘motori nei sentieri’ sfidata, ricorso a Strasburgo

Legge regionale ‘motori nei sentieri’ sfidata, ricorso a Strasburgo

Legge regionale – La controversa legge regionale dell’Umbria, comunemente conosciuta come “motori nei sentieri”, è stata messa in discussione per la sua presunta violazione dei diritti umani e per il suo potenziale impatto negativo sugli ecosistemi e sulla libertà individuale.

In risposta a questa legge, la Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia ha presentato due ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) a Strasburgo. Questi ricorsi sono stati sostenuti da numerosi cittadini e diverse associazioni del terzo settore, tra cui Legambiente Umbria e Tramontana Guide dell’Appennino.

L’avvocato Francesco Paola, presidente della Riserva MAB Unesco e difensore dei ricorrenti, ha dichiarato che questa mossa rappresenta un primo passo verso il ripristino dello Stato di diritto. Ha sottolineato l’importanza di opporsi al caos e all’arbitrio con pratiche coraggiose e ha espresso fiducia nello Stato di diritto e nell’Ordinamento internazionale.

La Riserva della Biosfera Unesco offre gratuitamente la sua esperienza a soggetti qualificati, gruppi politici, imprese e chiunque intenda reagire in modo efficace ed efficiente. Il presidente Paola ha ringraziato gli studenti della Cattedra Law Clinic ‘Salute, Ambiente e Territorio’ del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia per il loro impegno in questi importanti argomenti.

Legambiente Umbria, guidata dal presidente Maurizio Zara, invita a sostenere le iniziative in corso, anche attraverso donazioni volontarie al Soggetto gestore della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia. Quest’ultima, pur non ricevendo fondi pubblici o regionali, si sta impegnando nella tutela degli ecosistemi e della biodiversità per l’intera regione dell’Umbria.