Caccia alla tortora, proteste e disagi durante la preapertura in Umbria

Consiglieri regionali della Lega denunciano errori e restrizioni

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Caccia alla tortora, proteste e disagi durante la preapertura in Umbria

La preapertura alla caccia alla tortora in Umbria, iniziatasi alle 6.30 e terminata dopo soli due brevi ore, ha suscitato una serie di proteste e lamentele da parte dei cacciatori locali. I problemi principali riguardavano l’utilizzo dell’app “conta tortore” e le restrizioni imposte dall’Assessorato regionale, che hanno reso questa giornata di caccia un’esperienza frustrante e insoddisfacente per molti.

I consiglieri regionali della Lega, Manuela Puletti, Marco Castellari e Valerio Mancini, hanno espresso la loro preoccupazione per la gestione della preapertura alla caccia alla tortora. Avevano già previsto che le restrizioni imposte avrebbero causato problemi, e purtroppo, sembra che le loro preoccupazioni fossero ben fondate.

Uno dei principali problemi è stato legato all’utilizzo dell’app “conta tortore”. Numerosi cacciatori hanno segnalato errori nel suo funzionamento, tra cui mancati allert, blocchi nel conteggio del carniere e altre anomalie. Questi problemi hanno creato frustrazione tra i partecipanti e reso l’esperienza di caccia molto meno piacevole di quanto sperato.

Inoltre, le restrizioni riguardanti la caccia in aree senza segnale internet hanno causato ulteriori disagi. I cacciatori sono stati costretti a stare con il cellulare in mano per ricevere gli allert, il che è stato considerato sia assurdo che pericoloso.

La Lega aveva presentato delle proposte per mitigare alcuni di questi problemi, incluso l’ottenimento di una deroga alle specie storno, tortora dal collare e piccione. Questa deroga avrebbe permesso ai cacciatori di cacciare per tutta la mattinata anziché terminare prima delle 8.30. Tuttavia, queste proposte non sono state accettate, il che ha contribuito ai disagi durante la preapertura.

La questione dei conteggi delle specie è stata anche sollevata. La Lega aveva richiesto un censimento accurato basato sui dati del 2018, invece di fissare il carniere in modo arbitrario. Questa richiesta non è stata accolta, e il risultato è stato un ulteriore motivo di frustrazione per i cacciatori.

Inoltre, l’eliminazione dell’invio di sms agli allert ha creato confusione e ha impedito a molti cacciatori di essere informati in modo tempestivo.

In definitiva, la preapertura alla caccia alla tortora in Umbria è stata segnata da problemi e disagi, e molti cacciatori si sono sentiti trascurati e frustrati. La Lega ha preso le distanze da queste restrizioni e ha chiesto un cambiamento nell’approccio dell’Assessorato regionale alla caccia.

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