Aumento della TARI, Mori, a pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre

Aumento della TARI, Mori, a pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre

“L’aumento della TARI è pari a quanto il Comune di Perugia prevede di spendere per le Consulenze esterne!” C’è una famosa massima che recita “A pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre”, una frase che contiene una buona dose di verità ed anche in questo caso, leggendo le poste di bilancio, devo prendere atto che si tratta di un caso del genere.

In un momento così difficile per gli Italiani in cui il Covid-19 continua purtroppo a mostrare la propria ferocia sia in ambito sanitario che in quello economico, mi sarei aspettata da parte dell’Amministrazione comunale di Perugia una strategia tesa a compensare le criticità evidenziate sull’economia del territorio cercando risorse in maniera diversa rispetto al tradizionale aumento delle tariffe. Oggi votiamo un aumento della TARI che andrà ad incidere in maniera pesante su tutte le 80.000 famiglie del Comune, con aggravi medi che andranno dal 4 al 10% in alcuni casi.

Ma la cosa ancora più sconvolgente sta nel fatto che le pseudo “agevolazioni” previste per le utenze non domestiche, per commercianti ed imprese che hanno subìto chiusure nel periodo più critico dell’emergenza sanitaria, saranno a carico di tutti i cittadini nei prossimi 3 anni, saranno cioè scaricate sulle spalle delle famiglie già fortemente colpite dall’emergenza sanitaria.

Quindi non lo Stato o le Istituzioni, ma saranno i contribuenti TARI del Comune di Perugia che, in aggiunta all’aumento della TARI, dovranno versare tali risorse perché il bilancio comunale è in sofferenza e non ha disponibilità per trovare la copertura dei costi derivanti dall’applicazione delle riduzioni previste! Il tutto diventa ancora più inaccettabile quando dai documenti relativi al bilancio che in questi giorni stiamo esaminando e discutendo in Commissione, si evince che “casualmente” la cifra relativa all’incremento della TARI corrisponde a quanto messo a bilancio per le consulenze.

Sarebbe stato più logico magari destinare una cospicua parte di quelle risorse destinate all’affidamento degli incarichi esterni alla formazione del personale interno, in quanto con più di 1000 dipendenti penso che questa amministrazione potrebbe arrivare tranquillamente all’autosufficienza in breve tempo. E’ incredibile dover constatare che, ancora una volta, per far fronte a situazioni di emergenza e di crisi si continui ad usare la vecchia strategia di frugare nelle tasche dei cittadini che dimostra che siamo di fronte ad un’Amministrazione che non ha una strategia né di breve né tantomeno di medio periodo.

Bisogna avere il coraggio di affrontare in maniera determinata la situazione che stiamo vivendo in Italia e di conseguenza nel nostro Comune, facendo magari meno proclami e tagliando meno nastri per rivoluzionare la macchina pubblica e renderla adeguata nei modi e nei tempi. Emanuela Mori Capogruppo Italia Viva

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