L’innovazione come volano di sviluppo per il settore tabacchicolo

L’innovazione come volano di sviluppo per il settore tacchicolo

L’innovazione come volano di sviluppo per il settore tabacchicolo

È stato presentato a Perugia il rapporto ‘L’innovazione come volano di sviluppo per il settore tabacchicolo italiano’, realizzato dal Centro studi Divulga con la collaborazione di Philip Morris Italia. Presenti, a palazzo Donini, Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, Cesare Trippella, Head of Leaf EU, Philip Morris Italia, Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale Coldiretti e presidente Ont Italia, Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria, Roberto Morroni, assessore alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale dell’Umbria e Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria.

Il rapporto spiega come “l’innovazione rappresenta un fattore cruciale per lo sviluppo del settore agroalimentare al fine di supportare la transizione digitale ed eco-energetica, ed in particolar modo per il settore tabacchicolo. Il modello di filiera verticalmente integrata tra Philip Morris Italia e Coldiretti, che riguarda anche i produttori di tabacco Virginia Bright che in Umbria e Veneto sono associati nell’Organizzazione produttori italiani tabacco (Opit), rappresenta un modello di riferimento per la capacità di innovare”. “Gli ultimi approfondimenti realizzati da Divulga sul comparto tabacchicolo – si legge nel rapporto – confermano che l’accordo di filiera Coldiretti-Philip Morris Italia, avviato nel 2011 e recentemente rinnovato per i prossimi cinque anni, rappresenta un modello di eccellenza che ha posto al centro l’innovazione e la sostenibilità e che ha rinvigorito tra i produttori agricoli un maggiore ottimismo nel futuro”.

Dal rapporto emerge, infatti, che le aziende che guardano al futuro in chiave positiva e che aderiscono all’accordo sono il doppio delle non aderenti (le prime 28,9% contro 12,5%).

“Il primo valore di questo accordo – ha spiegato Agabiti – è quello di aver dato continuità a questo settore, il secondo di aver levato intermediazioni improprie che poi non facevano arrivare il giusto valore della produzione agli agricoltori e il terzo aspetto è che con una multinazionale come la Philip Morris stiamo costruendo un rapporto per l’innovazione, la ricerca, per il miglioramento continuo delle aziende e soprattutto stiamo lavorando per una prospettiva di futuro che assicurerà non solo continuità alla coltura del tabacco ma crescita. Già quest’anno c’è una previsione di trapianti molto più alta di quella degli anni precedenti; quindi, per la prima volta si inverte la tendenza e speriamo che sia un processo che possa continuare nel tempo perché crediamo che il tabacco sia una risorsa importante per dare opportunità di lavoro e sviluppo”.

Altro dato di interesse è quello relativo alla sostenibilità e alla funzione che l’innovazione può svolgere per il raggiungimento di tale obiettivo significativo. Il 92% delle aziende parte dell’accordo Coldiretti-Philip Morris Italia ritengono che sia possibile mettere in atto percorsi legati alla sostenibilità, contro il 38% di quelle non aderenti, confermando come l’accordo di filiera sia uno strumento in grado di facilitare la programmazione di lungo periodo e generare investimenti anche per la sostenibilità ambientale. Inoltre, il nuovo Rapporto Divulga conferma l’importanza di percorsi volti alla digitalizzazione, alla formazione e alla ricerca continua di innovazione all’interno del comparto tabacchicolo.

In questo contesto, durante l’evento finale di presentazione del rapporto Divulga, si è svolta anche la presentazione delle startup finaliste della terza edizione della call for Innovation ‘Be leaf: be the future’ promossa da Philip Morris Italia. L’iniziativa è dedicata a start-up, spin-off e piccole medie imprese italiane ed estere, chiamate a proporre soluzioni innovative legate alla filiera di lavorazione del tabacco, all’utilizzo responsabile delle risorse naturali e di supporto per l’economia circolare, nella logica della transizione digitale ed eco-energetica. Durante la premiazione, che si è tenuta nei giorni scorsi, sono state presentate le quattro startup finaliste: Plantvoice e Hyle Rover hanno proposto soluzioni in ambito Smart farming e transizione digitale; mentre le soluzioni proposte da Bioplasmar, vincitrice della call, e Reset erano mirate all’innovazione nell’economia circolare per la produzione e lavorazione del tabacco.

“I risultati dello studio di Divulga ci mostrano chiaramente come l’innovazione sia ormai un fattore di competitività sempre più necessario per il settore agricolo – ha dichiarato Masiello –. In questo scenario il modello di filiera tabacchicolo Coldiretti-Philip Morris mostra un posizionamento nei confronti dell’innovazione di primo piano, migliore rispetto al resto dell’agricoltura nel suo complesso. Questo è il risultato di un modello di filiera integrato, quello tra Coldiretti e Philip Morris, che consente a tutti gli attori economici che sono in questa filiera di poter beneficiare di una serie di meccanismi di facilitazione e incentivanti, come nel caso della call for innovation, volti allo sviluppo dell’innovazione. “Da oltre 20 anni – ha concluso Trippella – Philip Morris sostiene più di 1000 imprese tabacchicole italiane nello sviluppo di un modello innovativo di coltivazione del tabacco privo di intermediazioni. Con investimenti complessivi che nel 2027 arriveranno a circa 2 miliardi e mezzo di euro, questo modello di filiera, sviluppato grazie agli accordi con il Ministero dell’Agricoltura e con Coldiretti, ha garantito prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e competitività alla filiera, salvaguardando l’occupazione di oltre 22 mila persone nel comparto. Per valorizzare ulteriormente la nostra filiera integrata, attraverso la call for innovation Be Leaf abbiamo coinvolto start-up italiane e internazionali per trovare soluzioni con l’obiettivo di accrescere efficienza e sostenibilità della filiera del tabacco”.

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