Aggressione donna musulmana, diritto di replica avv. Paccoi

Aggressione donna musulmana, diritto di replica avv. Paccoi
Avv Daniela Paccoi

Aggressione donna musulmana, diritto di replica avv. Paccoi

Aggressione donna musulmana – Alla C.A. del Direttore Responsabile Dott. Marcello Migliosi OGGETTO: richiesta esercizio diritto di rettifica, ai sensi dell’art. 8 della legge n. 47/48

 

Egregio Direttore,

gli articoli intitolati “Donna musulmana picchiata, minacciata di morte con una pistola. E’ successo in una farmacia di Foligno”, e “Farmacista minaccia con pistola: denuncia in procura”, pubblicati rispettivamente il giorno 1° febbraio 2025 e 3 febbraio 2025, sul giornale telematico “Umbria Journal”, da lei diretto, riportano delle informazioni assolutamente non corrette.

Invero, a differenza di quanto affermato dalla donna, mercoledì 29 gennaio 2025, intorno alle ore 19,00, il proprietario della farmacia, ottantenne, assistito dalla sottoscritta nell’ambito della presente vicenda, mentre stava uscendo dal locale, trovandosi di fronte una bicicletta che ostruiva il passaggio, con l’aiuto di un’altra persona, provvedeva a spostare il mezzo vicino al portabiciclette, presente a pochi metri dall’ingresso della farmacia.

Appena rimossa la bicicletta e mentre stava rientrando, egli si trovava di fronte una donna che, urlando e gesticolando, si avvicinava alla sua persona; l’anziano dottore, per paura, cercava di allontanarla, ma la donna, immediatamente, lo colpiva con un violento schiaffo al viso.

Tra il farmacista ottantenne, impaurito e sconvolto dalla aggressività del gesto, e la donna nasceva un’accesa discussione che terminava a seguito dell’intervento del figlio del farmacista, accorso per calmare gli animi.

Si tiene a precisare che, nel particolare frangente, il mio Assistito non ha nemmeno sfiorato il velo della donna, né, tantomeno, l’ha colpita con calci e pugni, come possono confermare i testimoni presenti ai fatti; conseguentemente del tutto destituita di fondamento l’accusa di discriminazione razziale, tenuto ulteriormente conto che il farmacista è titolare di un esercizio pubblico che mai ha avuto problemi con la propria clientela, a qualsivoglia etnia appartenga.

Il farmacista, in seguito, faceva rientro nella propria abitazione, situata di fronte all’esercizio commerciale, ma, pochi minuti dopo, sentiva suonare il campanello e provenire delle urla dall’esterno. Uscito dalla propria abitazione vedeva, davanti al proprio cancello, tre uomini che, immediatamente, iniziavano ad ingiuriarlo ed insultarlo, a minacciarlo di morte e a colpirlo con sputi al viso.

Il dottore, prima tentava di farli allontanare senza successo, poi, spaventato dalle minacce e dall’aggressività manifestate nei suoi confronti e dalle chiare intenzioni violente delle tre persone, prendeva una pistola a salve, detta “scacciacani”, al fine di farli desistere. Anche in questa occasione, il provvidenziale arrivo dei figlio del farmacista riusciva a far cessare la situazione, ma il farmacista, a seguito degli eventi subiti, versava in condizioni tali da doversi recare presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Foligno, ove i sanitari gli consigliavano il ricovero che egli rifiutava. Pertanto veniva dimesso con la seguente diagnosi: lesioni da graffio guancia sinistra e escoriazione superficiale falange distale dito mano destra; dolore toracico dopo diverbio; con prognosi di 15 giorni.

Alla luce di quanto sopra esposto è evidente come il contenuto degli articoli sopraindicati non corrisponda ai reali accadimenti, avvenuti, lo si ribadisce, alla presenza di testimoni, contenendo una parziale ed univoca prospettazione dei fatti non solo inesatta, ma anche inveritiera, in quanto tale diffamatoria e denigratoria, oltre che calunniosa, nei confronti del mio Assistito.

Si segnala, inoltre, che, proveniendo la notizia da una delle parti coinvolte nella vicenda, non è stata nemmeno usata da parte Vostra la benché minima diligenza nella verifica della veridicità delle informazioni trasfuse nell’articolo pubblicato. Conseguentemente, stante l’oggettiva difformità dell’informazione da Voi diffusa rispetto ai fatti effettivamente verificatisi, vi invito, anche ad ogni effetto di legge, a provvedere immediatamente alla pubblicazione, in modo adeguato e con ampio risalto, della presente rettifica, in mancanza della quale ci vedremo costretti ad assumere le ulteriori iniziative di tutela nelle opportune sedi.

In attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.

Foligno, il 4 febbraio 2025

Avv. Daniela Paccoi

Avv. Camillo Franceschini

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