PFAS in Umbria: Regione rassicura, ma intensifica i controlli
PFAS in Umbria – Allarme PFAS in Umbria: la Regione rassicura i cittadini, ma intensifica i controlli sulla qualità dell’acqua potabile. A seguito della recente indagine di Greenpeace che ha rilevato la presenza di queste sostanze in alcune fonti, l’assessore all’Ambiente Thomas De Luca ha convocato un tavolo tecnico per fare il punto della situazione.
Dalle analisi effettuate da Umbra Acque è emersa l’assenza di PFAS nella fontanella di Perugia oggetto dell’indagine, confermando la potabilità dell’acqua. Tuttavia, la Regione ha deciso di non abbassare la guardia e di potenziare il sistema di monitoraggio, anticipando di diversi mesi l’entrata in vigore dei nuovi limiti di legge.
“L’obiettivo è garantire la massima sicurezza ai cittadini e prevenire qualsiasi situazione di rischio in futuro”, ha dichiarato l’assessore De Luca. Nei prossimi giorni la Giunta regionale definirà un piano d’azione per uniformare i controlli tra i diversi gestori e istituirà una cabina di regia per pianificare interventi strutturali.
“Incontrerò Greenpeace per fare chiarezza e collaborare alla risoluzione del problema”, ha aggiunto De Luca, sottolineando la necessità di un approccio serio e trasparente. L’assessore ha inoltre rivolto un appello al Governo affinché intervenga con norme chiare e risorse adeguate per affrontare la problematica dei PFAS a livello nazionale e comunitario.
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