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Concluso il progetto InPluServ sulla diversità nella PA
Perugia, 15 novembre 2024 – Si è concluso nei giorni scorsi in Portogallo l’evento finale del progetto europeo “InPluServ – Gestione delle diversità e negoziazione dei conflitti per servizi pubblici inclusivi”, un’iniziativa che ha visto il coinvolgimento di Italia, Spagna, Paesi Bassi, Cipro e Portogallo. Il progetto, coordinato da Anci Umbria, ha mirato a sviluppare un programma formativo per i dirigenti della Pubblica Amministrazione (PA), affrontando tematiche legate alla promozione dell’inclusione e alla gestione della diversità nei contesti lavorativi.
L’incontro finale si è svolto presso la Facoltà di Psicologia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Porto, e ha visto la partecipazione di rappresentanti delle diverse istituzioni coinvolte, tra cui Anci Umbria, Inca Cgil provinciale di Perugia, e numerosi enti locali. Nel corso della conferenza, sono stati presentati i risultati ottenuti e le iniziative attuate nell’ambito del progetto.
InPluServ ha riunito 45 manager della PA, i quali hanno partecipato a un percorso di formazione che ha incluso 5 moduli formativi per un totale di 60 ore, intervallati da workshop e sessioni individuali. La piattaforma online messa a disposizione è stata un elemento centrale del progetto, offrendo contenuti innovativi e favorendo l’apprendimento in modalità mista (b-learning). Gli obiettivi principali erano fornire ai partecipanti le competenze necessarie per affrontare e gestire le diversità e i conflitti all’interno dei servizi pubblici, rendendo i luoghi di lavoro più inclusivi.
Diverse realtà umbre hanno contribuito attivamente al progetto, tra cui i Comuni di Umbertide, Perugia, Bastia Umbra, Marsciano e Terni, insieme a enti come il Cesf di Perugia e la Polizia Municipale di Umbertide. A livello nazionale, è stata coinvolta anche la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Durante l’incontro finale, Silvio Ranieri, segretario generale di Anci Umbria, ha sottolineato come il progetto abbia rappresentato una proficua occasione di scambio di buone pratiche tra paesi europei, confermando l’importanza della tematica e il suo carattere trasversale. Ha poi evidenziato come l’approccio b-learning abbia permesso ai partecipanti di integrarsi nel programma in maniera autonoma, pur continuando a beneficiare di momenti di riflessione collettiva.
Valentina Nardi, coordinatrice scientifica del progetto, ha invece rimarcato la necessità di competenze sempre più ampie per i manager della PA, in grado di comprendere le diverse esigenze dei lavoratori e dei cittadini, non solo in termini di competenze tecniche, ma anche di capacità relazionali e di ascolto. Secondo Nardi, il progetto ha messo in evidenza un forte bisogno di dialogo e confronto tra i vari Paesi, soprattutto in Italia, dove la gestione della diversità è diventata una priorità nella gestione del personale pubblico.
Il progetto ha visto un forte focus sull’inclusione sia interna che esterna, promuovendo misure di diversità e integrazione che rispondano alle esigenze reali degli utenti e dei lavoratori. È stato anche un momento di riflessione sull’importanza di analizzare la caratterizzazione dei lavoratori, tenendo conto delle loro differenze in termini di età, genere, provenienza e abilità fisiche, e sul ruolo centrale che le istituzioni pubbliche possono svolgere nell’attuazione di politiche inclusive.
Nel corso delle attività, sono stati affrontati temi cruciali come la mediazione dei conflitti e la gestione delle diversità, utilizzando casi pratici e simulazioni per rendere il processo formativo il più concreto possibile. La piattaforma ha inoltre permesso ai partecipanti di confrontarsi e scambiarsi esperienze, aumentando il livello di empatia e comprensione reciproca, elementi fondamentali per una gestione inclusiva dei servizi pubblici.
Concludendo il progetto, è emersa una chiara necessità di continuare su questa strada, integrando sempre più l’inclusione nelle politiche e nelle pratiche quotidiane della PA, per rispondere in modo adeguato alle sfide che la diversità porta con sé.
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