Spighe Verdi 2024: 8 Comuni Umbri tra le 75 eccellenze italiane

Spighe Verdi 2024: 8 Comuni Umbri tra le 75 eccellenze italiane

Spighe Verdi 2024: 8 Comuni Umbri tra le 75 eccellenze italiane

Spighe Verdi 2024 – L’Umbria si distingue ancora una volta nel panorama nazionale per la sua attenzione alla sostenibilità e all’innovazione in agricoltura. Sono infatti 8 i Comuni rurali umbri che hanno ottenuto il riconoscimento “Spighe Verdi” nel 2024, un premio assegnato dalla FEE – Foundation for Environmental Education in collaborazione con Confagricoltura.

Quest’anno, alla lista dei Comuni premiati si aggiunge Trevi, che si unisce ai già confermati Acquasparta e Montecastrilli, entrati nel programma lo scorso anno, e a Deruta, Montefalco, Norcia, Scheggino e Todi. Trevi è uno dei 6 nuovi Comuni (insieme a Ragusa, Senigallia, Gavi, Nardò, Gambassi Terme) che possono fregiarsi del riconoscimento “Spighe Verdi” a partire da quest’anno.

Il programma “Spighe Verdi” della FEE, noto a livello internazionale per l’assegnazione delle Bandiere Blu alle località costiere, ha l’obiettivo di guidare i Comuni rurali verso un percorso di sviluppo sostenibile che rispetti l’ambiente e la qualità della vita. Per individuare i Comuni meritevoli, la FEE Italia ha definito, in collaborazione con Confagricoltura, un set di 67 indicatori suddivisi in 16 macro-aree. Questi indicatori permettono di valutare le politiche di gestione del territorio e di indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria, ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno dei Comuni umbri: “L’Umbria ogni anno aumenta il numero dei Comuni. Questo è un segnale molto importante perché evidenzia che il connubio tra sostenibilità e innovazione in agricoltura, tra gli indicatori che hanno un ruolo prioritario nel programma Spighe Verdi, è largamente diffuso nella nostra regione”.

In tutta Italia, sono 75 le località che hanno ottenuto il riconoscimento “Spighe Verdi”. Il Piemonte si posiziona al primo posto con 13 località, seguito dalle Marche con 9 e dall’Umbria con 8, a pari merito con Toscana e Puglia. Seguono la Calabria con 7, la Campania con 6, il Lazio con 5, Liguria e Abruzzo con 2, Emilia-Romagna e Basilicata con 1.

Claudio Mazza, presidente della fondazione FEE Italia, ha elogiato l’impegno delle Amministrazioni che scelgono di intraprendere questo percorso, sottolineando che il cambiamento richiede azioni costanti, mirate e coordinate, che interessano l’intero territorio e la sua gestione, con profonde sinergie tra il Comune e le realtà agricole.

Infine, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha ribadito il ruolo centrale dell’agricoltura nello sviluppo dei Comuni rurali e delle aree interne del Paese, sottolineando che di anno in anno “aumenta l’impegno concreto delle imprese verso la sostenibilità, l’economia circolare, la valorizzazione dei prodotti tipici, l’accoglienza”.

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