Risultati del monitoraggio della qualità dell’aria post-incendio a Maratta

L'Arpa Umbria rilascia i dati sulla qualità dell'aria dopo l'incendio del 12 luglio 2024

Risultati del monitoraggio della qualità dell'aria post-incendio

Risultati del monitoraggio della qualità dell’aria post-incendio a Maratta

L’Arpa Umbria ha rilasciato i risultati del monitoraggio della qualità dell’aria in seguito all’incendio avvenuto il 12 luglio 2024 presso una ditta di smaltimento dei rifiuti ingombranti a Maratta. Durante l’incendio, i tecnici dell’agenzia hanno installato un campionatore di emergenza Echo Emergency per la rilevazione dell’inquinamento atmosferico.

Il primo campionamento, indicato come filtro C1, è durato circa due ore, dalle 20.20 alle 22.20, coincidendo con la durata dell’incendio. Il secondo campionamento, filtro C2, ha riguardato le 12 ore successive, quindi senza incendio in corso.

Le analisi chimiche per la ricerca dei microinquinanti organici ed inorganici, svolte sui due filtri dal Laboratorio di Arpa, hanno fornito i risultati riportati di seguito.

Nel monitoraggio del particolato atmosferico, i metalli rilevati sui filtri mostrano valori ampiamente inferiori ai valori limite e obiettivo stabiliti dalla normativa sulla qualità dell’aria. Per i microinquinanti organici, si osserva, in corrispondenza delle due ore di campionamento con incendio in corso, la presenza significativa di Diossine e Furani (PCDD/F), di PCB e di IPA (benzo-a-pirene); le concentrazioni di tali inquinanti scendono drasticamente nelle ore successive all’incendio, tendendo a rientrare nei valori medi normalmente rilevati nella centralina della rete di monitoraggio posizionata a Maratta.

L’Arpa Umbria ha anche effettuato uno studio di simulazione della dispersione delle emissioni dell’incendio, da cui risulta che le aree interessate dalla ricaduta dei fumi sono influenzate essenzialmente dalla velocità e direzione prevalente del vento durante l’incendio, nonché dal ridotto tempo di spegnimento. Pertanto, la massima ricaduta risulta essere principalmente negli immediati dintorni dell’impianto con direzione prevalente nord-est dallo stesso, entro un raggio di 250 m.

A seguito del modello di ricaduta, nella giornata di lunedì 15 luglio, Arpa Umbria e USL Umbria 2 hanno proposto congiuntamente la revoca delle Ordinanze emesse dai Comuni di Narni e di San Gemini e la modifica dell’Ordinanza emessa dal Comune di Terni, con riduzione da 3 chilometri a 500 metri del raggio in cui mantenere i divieti di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati, il razzolamento di animali, l’utilizzo di foraggi, ecc.

Sulla base dei risultati delle analisi chimiche, che mostrano una diminuzione drastica dei livelli di inquinanti atmosferici già nelle ore successive allo spegnimento dell’incendio, e visto il modello di dispersione, che indica un’area di ricaduta degli inquinanti molto circoscritta rispetto all’incendio, la USL Umbria 2 ha già provveduto, nelle giornate di ieri e oggi, a prelevare n. 3 campioni di ortaggi a foglia larga (insalata) e cucurbitacee (zucchine) in alcuni orti dell’area interessata dalle ricadute, attualmente in fase di analisi presso il Laboratorio ARPA.

Alla luce dei risultati dei campionamenti già effettuati e di eventuali ulteriori verifiche e campionamenti su matrici vegetali e/o animali da parte di USL e Istituto Zooprofilattico (IZSUM), si valuteranno possibili modifiche all’Ordinanza attualmente in vigore nel Comune di Terni.

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