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Influenza e i suoi virus cugini persistono: casi raddoppiati rispetto ai minimi estivi
Nonostante l’estate sia alle porte, l’influenza e i suoi “virus cugini” non danno tregua. Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo di fama, i casi sono raddoppiati rispetto ai minimi estivi.
L’Italia è attualmente alle prese con condizioni meteorologiche instabili. Tra un’allerta maltempo e l’altra, il sole fa capolino, dando vita a piogge anomale e ricorrenti che si alternano a schiarite e picchi termici illusori. Questa situazione meteorologica crea un ambiente favorevole per la diffusione di rinovirus, adenovirus, metapneumovirus e anche un po’ di Covid.
Pregliasco sottolinea che questi “virus cugini” sono responsabili di sindromi simil-influenzali. A fine giugno, i casi registrati sono due volte superiori rispetto ai minimi estivi. “I contagi stimati sono 100.000 a settimana”, riferisce Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell’Università Statale di Milano.
Sebbene l’incidenza sia inferiore a quella invernale, il calo del numero di infezioni continua, ma a un ritmo molto lento. “Consideriamo – ricorda Pregliasco – che il livello minimo, quello estivo, in genere raggiunge al massimo 50.000 casi a settimana”. Attualmente, siamo ancora al doppio di questo numero.
In conclusione, nonostante l’arrivo dell’estate, l’influenza e i suoi “virus cugini” continuano a persistere, con un numero di casi che è il doppio rispetto ai minimi estivi. Questa situazione sottolinea l’importanza di rimanere vigili e di continuare a seguire le misure preventive per limitare la diffusione di questi virus.
spiace ma ascolto solo i consigli di mio trisnonno stregone come direbbe Gufo Triste