Trasporto pubblico locale Italia emergenza e necessità intervento

Emergenza nel Trasporto Pubblico: L’Appello di Ascani-Casu

Trasporto pubblico locale Italia emergenza e necessità intervento

Trasporto pubblico locale Italia emergenza e necessità intervento

 

La situazione del trasporto pubblico in Italia è sempre più critica. Mentre in Europa si sperimentano soluzioni innovative come il “biglietto climatico”, che offre abbonamenti economici e facili da utilizzare per incentivare l’uso dei mezzi pubblici come alternativa alle auto private, nel nostro paese la realtà è ben diversa. Nonostante gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il settore dei trasporti, mancano mezzi e risorse per garantire un servizio adeguato.

I deputati del Partito Democratico, Anna Ascani e Andrea Casu, hanno sollevato la questione in un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. La situazione è particolarmente critica nelle regioni interne come l’Umbria, dove oltre l’85% degli spostamenti per lavoro e circa il 56% di quelli per studio avvengono ancora con mezzi privati dei cittadini. La sostenibilità è un miraggio, e il rischio di isolamento colpisce soprattutto le aree interne e le periferie.

Emergenza nel Trasporto Pubblico

La crisi climatica, l’aumento della domanda dovuto al boom turistico e la gestione dei nuovi mezzi richiedono risorse adeguate. Tuttavia, i dati emergenti dal Piano regionale dei trasporti dell’Umbria sono preoccupanti. Solo il 17,89% degli spostamenti per motivi di studio avviene a piedi o in bicicletta, mentre il 56,04% degli studenti si avvale dell’auto privata e solo il 26% utilizza i mezzi pubblici. Per quanto riguarda gli spostamenti per lavoro, solo l’11,27% avviene a piedi o in bicicletta, mentre l’85,84% avviene tramite l’auto privata e solo il 3,95% mediante i mezzi pubblici.

L’Appello al Governo

Ascani e Casu chiedono al governo di affrontare con urgenza i problemi dei territori e di fornire risposte alle esigenze dei cittadini. Mentre si propagandano opere infrastrutturali di grande impatto, è fondamentale concentrarsi anche sulle necessità quotidiane legate alla mobilità. La rimodulazione o l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi potrebbero contribuire a reperire le risorse necessarie per migliorare il trasporto pubblico e garantire una mobilità sostenibile per tutti.

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