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Rigenerazione Urbana, progetto San Sisto riceve un investimento di quasi 15 milioni
Rigenerazione Urbana – Si è svolta giovedì sera al teatro Brecht l’assemblea cittadina per illustrare le opportunità che si profilano per il quartiere di San Sisto con la nuova programmazione dei fondi comunitari e regionali di Agenda Urbana. Hanno partecipato il sindaco Andrea Romizi, gli assessori Margherita Scoccia (Urbanistica), Otello Numerini (Lavori pubblici) e Edi Cicchi (politiche sociali), i dirigenti comunali Franco Marini (Pianificazione territoriale), Roberta Migliarini (Servizi alla persona), Gabriele De Micheli (Governo del territorio), Stefania Papa (Progetti europei) e, per lo studio Aprus Landscape Architecture&People, Martina Pedrazzoli. Presenti anche i consiglieri comunali Cristiana Casaioli, Michele Cesaro, Nicola Volpi, Federico Lupatelli, Francesca Renda.
I fondi della programmazione europea per il settennio 2021-27 – è stato spiegato -, gestiti dalla Regione tramite il Programma operativo regionale, prevedono una misura di finanziamento chiamata Agenda Urbana dedicata ai cinque principali centri urbani umbri: Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Spoleto.
Rigenerazione Urbana
I fondi per Perugia ammontano a 14,9 milioni (a cui si aggiungono quasi 2,5 milioni di cofinanziamento comunale) di cui, in particolare: circa 3,1 milioni di euro per la mobilità dolce (ad esempio piste ciclopedonali e zone 30); 900mila euro per lo sviluppo e la promozione del patrimonio culturale; 8,6 milioni per la riqualificazione e sicurezza degli spazi pubblici; 1,5 milioni per la protezione della natura e il potenziamento delle infrastrutture verdi e blu; 1,2 milioni per attività di natura sociale (fondi Fse); 1,7 milioni per lo sviluppo dell’agenda digitale. Il programma per San Sisto, corredato dagli studi di fattibilità dei progetti per cui si intende chiedere il finanziamento, dovrà essere consegnato alla Regione entro maggio 2024.
Dopo avere affrontato il tema della rigenerazione di Fontivegge e Ponte San Giovanni (in questo secondo caso grazie alla partecipazione a un bando del Ministero delle Infrastrutture denominato Pinqua), l’amministrazione è quindi intenzionata a investire buona parte delle risorse provenienti dalla nuova Agenda urbana nella rivitalizzazione di un altro importante quartiere. Il tutto nell’ambito di un quadro programmatico che anche nei prossimi anni guiderà l’utilizzo dei fondi comunitari, nazionali e regionali disponibili per il territorio.
Rigenerazione Urbana
E’ infatti in fase di redazione il Documento strategico territoriale del Comune di Perugia, che già contiene un approfondimento (sottoforma di masterplan) dedicato a San Sisto e in cui sono rappresentate azioni progettuali finalizzate a rendere la zona ambientalmente sostenibile. Tra queste figurano: l’arrivo di un mezzo di trasporto innovativo come il Metrobus; il potenziamento della stazione ferroviaria; la riqualificazione, il potenziamento e la riconnessione del sistema delle aree verdi; la creazione di un sistema di reti ciclabili interno al quartiere e collegato con l’esterno; la creazione di una nuova piazza e la riqualificazione dei luoghi della cultura e del tempo libero (teatro Brecht, biblioteca, centro civico); la riqualificazione dell’impiantistica sportiva e degli immobili degradati o in abbandono; l’alleggerimento del traffico su viale San Sisto. I fondi di Agenda urbana consentiranno di attuare alcuni degli interventi previsti nel masterplan previo confronto partecipativo con la popolazione.
GLI INTERVENTI L’assessore Scoccia ha ricordato che “si sta concludendo l’intervento di rigenerazione urbana per Fontivegge, Madonna Alta e Bellocchio che sta cambiando il volto della ‘porta della città’. Abbiamo inoltre iniziato a lavorare su Ponte San Giovanni e sull’asta del Tevere e ora, anche alla luce delle proposte emerse dal territorio, abbiamo deciso di porre San Sisto al centro della nuova Agenda Urbana. Strumenti programmatici come il Documento strategico territoriale, che stiamo ultimando, serviranno a definire progetti per migliorare spazi pubblici e servizi concentrando le risorse su contesti ben determinati.
In tal modo, l’effetto rigenerativo degli interventi di riqualificazione urbanistica e socio-economica potrà essere reale e tangibile”. Ora l’obiettivo è “costruire con la cittadinanza un programma per San Sisto in grado di rispondere a esigenze e problematiche effettive, come la ricucitura dei principali poli (biblioteca, impianti sportivi, chiesa, ospedale, ferrovia, piazza Martinelli) al momento scollegati, la creazione di spazi idonei alle attività che si svolgono nel quartiere (come l’organizzazione del Carnevale), interventi capaci di invertire il declino di alcune zone e che incentivino l’economia”.
L’assessore Numerini ha richiamato gli incontri già fatti sul territorio con le associazioni in cui “sono emerse esigenze precise relative a modifiche alla viabilità e alla riqualificazione del verde. Le associazioni e lo studio Aprus hanno già offerto una prima idea progettuale per intervenire su piazza Martinelli in modo da farne una vera piazza urbana, per migliorare il verde e per creare infrastrutture utili alle attività delle associazioni. Tutto ciò si lega alle linee programmatiche di mandato. Abbiamo infatti sempre cercato di valorizzare le piazze, anche nelle nostre periferie, come luoghi identitari e di aggregazione. Si potrà esplorare inoltre la possibilità di investire su contenitori culturali come il teatro Foresi e su una compiuta progettazione per le aree verdi”. È stata poi Pedrazzoli a illustrare Facciamo Centro, “idea progettuale nata da una serie di riunioni sul territorio”.
L’idea di fondo è restituire al quartiere un centro “che sia luogo di incontro quotidiano grazie ai servizi già presenti, migliorandone l’accessibilità, ma soprattutto creando un posto capace di accogliere le principali attività ludiche, culturali e aggregative e di metterle in rete; un luogo dove gli abitanti possano coltivare tradizioni come il carnevale, passioni come la musica, il teatro e la cultura”.
L’assessore Cicchi ha fatto il punto sull’esperienza già fatta con Agenda Urbana, definita “un laboratorio di investimento sociale che ha l’obiettivo di ricucire e tessere relazioni”. “Nella precedente edizione abbiamo lavorato su Family Hub, servizi educativi territoriali e misure di innovazione sociale – ha detto -. I fronti di intervento resteranno gli stessi.
Le infrastrutture sono certo fondamentali per il benessere delle persone, perché creano i luoghi dove è possibile stare insieme e svolgere attività legate a tradizioni e cultura. Ai nostri uffici competerà di lavorare sulla coesione sociale, attraverso il sostegno alla famiglia, ai giovani, l’innovazione sociale e l’inclusione lavorativa”.
Il sindaco Romizi ha invitato la cittadinanza a partecipare attivamente al confronto che servirà a individuare le progettualità più rilevanti per San Sisto. “Non bisogna sottovalutare l’effetto moltiplicatore delle risorse che abbiamo deciso di concentrare in questa parte di città – ha detto -. Come abbiamo già visto a Fontivegge e a Ponte San Giovanni, gli investimenti dell’amministrazione comunale possono infatti innescarne altri, sia pubblici sia privati. Gli interventi per San Sisto – ha proseguito – includono anche il nuovo sistema Metrobus che collegherà il quartiere ad altre aree, come quella della stazione e, tramite il minimetrò, il centro storico. Siamo di fronte alla terza tappa di un processo iniziato nel 2014 a Fontivegge, che poi si è allargato a Ponte San Giovanni e anche all’asta del Tevere, ma affinché prosegua con successo è necessario che i cittadini si sentano protagonisti”.
Una domanda sorge spontanea. Queste iniziative programmate a fine mandato, durato ben 10 anni, saranno sufficienti a convincere i Parugini che la governance del Sindaco Romizi possa proseguire con un nuovo Sindaco che sembra pronta a ricevere il testimone? Le “staffette” al comando del Comune di Perugia non sono una novità visto che per decenni sono state messe in atto dalla sinistra con risultati tutt’altro che positivi.