ESG89 Group, Umbria, il luogo dove scegliere di studiare, lavorare e investire

ESG89 Group, Umbria, il luogo dove scegliere di studiare, lavorare e investire

ESG89 Group, Umbria, il luogo dove scegliere di studiare, lavorare e investire

ESG89 Group – “LOOKING FOR UMBRIA” è l’appuntamento di approfondimento che ESG89 Group ha voluto dedicare alla regione. La location dell’aeroporto internazionale dell’Umbria – San Francesco d’Assisi di Perugia non è stata casuale, visto che recentemente è salito al secondo posto tra gli scali europei con un traffico annuo sotto i 5 milioni di passeggeri in base al rapporto di Aci Europe. Quindi rappresenta l’immagine di una regione dalle grandi potenzialità.

Sul palco si sono alternati esponenti del mondo dell’impresa e delle istituzioni regionali, per tracciare le linee dello sviluppo economico futuro della regione. Tutto questo anche alla presenza di molti studenti degli istituti umbri (ITE Scarpellini di Foligno, Cavour-Marconi-Pascal di Perugia e Alberghiero di Assisi), perché è ai giovani che bisogna necessariamente guardare perché la regione possa spiccare il volo.

I PANEL

Capital Market e filiere produttive

Nel primo panel, focus su capital market e filiere produttive. Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader sottolinea come “Per le pmi è oggi un obbligo essere in filiera, perché serve efficientare i processi produttivi. La finanza diventa fondamentale per le imprese, soprattutto di piccole dimensioni, ma le aziende devono sapersi proporre al sistema bancario”.

Un concetto sul quale ha insistito anche Antonello Marcucci, Segretario Generale di ABI Umbria, ricordando come oggi le banche finanzino il 90 percento delle imprese italiane: “Diventa però sempre più fondamentale – spiega – che le aziende siano propositive con le banche e conoscano tutti gli strumenti a disposizione, come per esempio i basket bond, che sono nati proprio per aggregare le realtà produttive”.

Fabio Pecorari,  Direttore Generale della BCC Anghiari e Stia ha sottolineato come il ruolo delle banche del territorio “sia oramai quasi sartoriale, perché giudicano le imprese in base alle loro esigenze, i piani futuri ed i loro programmi di sviluppo”.

La sfida, come sottolinea, è quella di convincere ad investire in Umbria “dove ci sono potenzialità importanti soprattutto dal punto di vista del capitale umano”.  A chiudere, le testimonianze di due realtà consolidate che partendo dall’Umbria hanno spiccato il volo, come Vitakraft Italia, del presidente Claudio Sciurpa, unica realtà del gruppo con un socio e la Sitem Spa, realtà te nel comparto metalmeccanico che partendo da Cannaiola di Trevi si appresta a passare da realtà familiare a internazionale: “La nostra sfida – ha spiegato l’ad Marco Bartoloni – è trattenere talenti e competenze”.

Michele Fioroni, Assessore regionale allo sviluppo economico, chiudendo il panel si è concentrato ancora sul tema delle filiere a valore: “Purtroppo ad eccezione di quella agricola, in Umbria non ne abbiamo molte – spiega – ma la Regione sta lavorando anche su questo fronte per mettere a regime alcune delle nostre realtà di eccellenza, per aumentarne la competitività”.

La cultura della sostenibilità

Il panel sulla cultura della sostenibilità ha visto sfilare alcune eccellenze con base in Umbria come la Angelantoni GroupFederica Angelantoni ricorda come la realtà massetana sia una delle poche in Umbria ad aver avviato un progetto di apprendimento duale, accogliendo gli studenti dell’Its per un percorso che prevede due giorni in azienda. Cesare Trippella, di Philip Morris Italia ha sottolineato invece come “stiamo andando da un prodotto tradizionale come il fumo ad uno quasi esclusivamente senza fumo. Oltre a questo abbiamo fatto degli interventi forti sul fronte della formazione e della sostenibilità”.

Proprio la multinazionale ha scelto l’Umbria come sede del centro di acquisto e stoccaggio “nonostante i problemi con le infrastrutture: abbiamo puntato sulla vicinanza con i nostri punti nevralgici”.

Michele Santilocchi, di Fertitecnica Colfiorito sottolinea la naturale vocazione sostenibile di un’azienda a vocazione agricola: “Stiamo lavorando anche sul fronte degli imballaggi e della bioplastica, per un riciclo ed il riutilizzo dei materiali. Inoltre, la nostra filosofia è quella di proseguire mel percorso della riduzione degli sprechi”.
Riciclare, creare lavoro e ricchezza mantenendo forte una tutela per l’ambiente.

Fra le aziende che attuano questi concetti in maniera più forte c’è Bazzica Group. Paolo Bazzica spiega: “Abbiamo fatto degli investimenti che ci hanno consentito di farci trovare pronti nel momento in cui è servito. C’è però necessità che le istituzioni aiutino le aziende come la nostra a fare degli investimenti sul fronte della sostenibilità”.

Una risposta arriva da Roberto Morroni, assessore regionale all’agricoltura: “La Regione ha avviato una strategia per lo sviluppo sostenibile, che segnerà le linee di indirizzo per ottemperare a questo tipo di esigenze, ma anche per dare un input culturale, perché la sostenibilità non si realizza solo con le dichiarazioni: ci vogliono i fatti e bisogna agire velocemente, perché la società cambia in fretta. Dobbiamo essere in grado di interpretare questa esigenza perché soltanto così potremo distribuire benessere e quindi più risorse. Serve però una responsabilità soggettiva: ognuno deve sentirsi protagonista in quest’ambito”.

Infrastrutture e sviluppo

Delicato e cruciale per l’Umbria il panel su infrastrutture e sviluppo, visti i problemi atavici del territorio su questo fronte. Una situazione sicuramente migliorata rispetto al passato, ma dove c’è ancora molto da fare: “Bisogna accelerare molto, perché per noi imprenditori umbri è cruciale” sottolinea Flavio Cecchetti, presidente di Susa. Gli fa eco Domenico Metelli della Luigi Metelli: “Noi vogliamo costruire lavoro ed occupazione; l’Umbria in questo senso ha una location centrale e quindi privilegiata, ma c’è necessità di investire per migliorare i collegamenti e dare slancio alla nostra vocazione imprenditoriale”.

E lancia un suggerimento: “Per essere veramente attrattivi dobbiamo pensare la Regione come una città di media dimensioni e dotarla di tutti gli strumenti funzionali ad uno sviluppo economico, prime fra tutte le infrastrutture materiali ed immateriali. Poi ci vuole che il lavoro venga remunerato giustamente. Come facciamo a far venire le eccellenze sul territorio se non siamo in grado di pagarli adeguatamente? Lo stesso vale per la scuola, la formazione e la ricerca”. L’assessore regionale alle infrastrutture Enrico Melasecche ha fatto il punto della situazione sulle principali arterie e sulle recenti novità anche dal punto di vista ferroviario, puntando il focus soprattutto sulle fermate del Frecciarossa nel territorio: “Le cose stanno finalmente cambiando, dopo anni di immobilismo”, ha spiegato.

Looking for Umbria

Il claim dell’evento è stato riassunto nell’ultimo panel che ha visto protagonisti la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il presidente di ESG89 Group Giovanni Giorgetti e quattro eccellenze in Umbria, ovvero Il Gruppo Monetti, con Vincenzo Monetti, la Energy Solutions, con Federico Montesi, la MCT Italy con Andrea Marcantonini e infine la Famiglia Cotarella con Dominga Cotarella.

Studiare, lavorare e investire in Umbria perché “è una regione dalle grandi potenzialità, che ha una posizione strategica e tutte le caratteristiche per essere centrale nell’economia del Paese”.

La Presidente Tesei, in particolare, ha ricordato i grandi numeri dell’aeroporto “che entro due o tre anni si avvierà a diventare una struttura di eccellenza” e i recenti sviluppi con l’alta velocità, in particolare con la prossima istituzione della fermata media Etruria. Il valore dei talenti ed in particolare del capitale umano è l’altro punto di forza, a patto che “si lavori per creare le condizioni ideali per trattenere le competenze”. La sfida, soprattutto per le imprese più piccole è fare rete perché soltanto così si può presentare l’Umbria al resto del Mondo nel modo migliore.
Giovanni Giorgetti, presidente di ESG89 – concludendo ha affermato:“In Umbria possiamo fare facilmente squadra e scalare così le classifiche dell’attrattività nazionali. Lra regionea è come uno scrigno, con un grande tesoro che va scoperto: turismo, enogastronomia, imprese e sostenibilità sono le direttrici lungo le quali muoversi. E questa è l’eredità che lasciamo ai nostri giovani”.

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