Estradato in America olandese accusato truffa contro governo USA
Estradato in America – Ieri mattina, il personale della Polizia penitenziaria di Perugia ha accompagnato all’aeroporto di Roma Fiumicino ‘Leonardo da Vinci’ un cittadino olandese di 64 anni. L’uomo è stato estradato in America, dove è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni del Governo statunitense.
Questo cittadino olandese è stato consegnato alle autorità americane, incaricate di condurlo negli Stati Uniti d’America, dove dovrà affrontare un possibile periodo di reclusione che potrebbe estendersi fino a otto anni.
L’arresto dell’olandese è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Valfabbrica e successivamente convalidato dalla Corte d’Appello di Perugia nel marzo scorso, su richiesta del Procuratore Generale di Perugia.
L’accusa nei confronti di questo noto avvocato e consulente finanziario riguarda una truffa di cento milioni di dollari, perpetrata attraverso l’uso di un sofisticato sistema di evasione fiscale a livello globale. Il mandato di arresto internazionale è stato emesso dal Tribunale degli Stati Uniti per il Distretto Meridionale di New York.
L’individuazione e l’arresto dell’estradando sono stati possibili grazie a un’attività di collaborazione tra le autorità statunitensi e la Guardia di Finanza, che ha coinvolto un ufficiale del Corpo distaccato presso l’Ambasciata di Washington e il II Reparto del Comando Generale.
Il broker è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode ai danni degli Stati Uniti e di assistenza nella preparazione di dichiarazioni dei redditi false e fraudolente a favore di due noti DJ, che non sono coinvolti nel procedimento di estradizione. In particolare, si afferma che l’uomo abbia ideato e gestito complessi sistemi di evasione fiscale su scala internazionale per clienti di grande rilievo, consentendo loro di eludere gli obblighi fiscali nei confronti degli Stati Uniti.
L’estradato si trovava detenuto nel carcere di Capanne a seguito della sentenza dei giudici perugini che hanno accolto la richiesta delle autorità statunitensi, riconoscendo la gravità dei reati a lui ascritti.
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