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Cassa risparmio Orvieto, crescita e solidità primo semestre 2023
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto ha esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Semestrale relativa al periodo 1 gennaio – 30 giugno 2023.
Nonostante il contesto macroeconomico caratterizzato da incertezza, la Cassa ha registrato risultati positivi. Gli impieghi alla clientela sono cresciuti del 4,55%, raggiungendo 1,17 miliardi di euro al 30 giugno 2023, grazie alla propulsione commerciale a sostegno dell’economia reale e all’incremento degli erogazioni di finanziamenti a famiglie e piccole e medie imprese, che sono aumentati del 11,9% rispetto al primo semestre 2022.
La qualità del credito è migliorata, con l’incidenza percentuale dei crediti non-performing lordi rispetto al totale impieghi lordi che si è ridotta all’8,44%, in calo rispetto al 9,27% di fine 2022. Il grado di copertura complessivo dei crediti deteriorati è aumentato al 66,83%, dimostrando un ulteriore rafforzamento.
La Cassa ha mantenuto elevati livelli di liquidità, con un indice LCR al 201,4% e un indice NSFR al 116,2%. Inoltre, i coefficienti di solidità patrimoniale CET1/Tier1 e Total Capital si sono attestati al 12,79%, ampiamente al di sopra dei requisiti minimi regolamentari.
Il primo semestre 2023 si è chiuso con un utile netto di 3,04 milioni di euro, evidenziando una crescita del 31,26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Complessivamente, i risultati del primo semestre riflettono la solida posizione finanziaria della Cassa di Risparmio di Orvieto e la sua capacità di fornire un servizio affidabile e di qualità ai propri clienti.
- Crescita del 31,3% dell’utile netto semestrale pari a 3,04 milioni di euro (2,32 milioni di euro al 30 giugno 2022).
- Aumento (+10,8%) del margine di intermediazione (25,92 milioni di euro vs i 23,39 milioni di euro del 30 giugno 2022) grazie all’incremento dei volumi e dei tassi di interesse di mercato.
- Crescita (+4,5%) degli impieghi alla clientela, da 1,12 miliardi di euro al 31 dicembre 2022 a 1,17 miliardi di euro al 30 giugno 2023, in controtendenza rispetto al mercato, grazie alla crescente propulsione commerciale a sostegno dell’economia reale (le erogazioni dei finanziamenti a medio lungo termine alle famiglie e alle piccole e medie imprese sono state pari a 80,6 milioni di euro, registrando un incremento pari all’11,9% rispetto al primo semestre 2022).
- Tenuta della raccolta diretta da clientela, pressoché stabile a 1,08 miliardi di euro, e incremento della raccolta indiretta che si attesta a 525,51 milioni di euro (507,49 milioni al 31 dicembre 2022) principalmente per effetto dell’incremento del comparto della raccolta amministrata.
- Prosegue il rafforzamento degli indicatori di qualità del credito da clientela: NPLs ratio netto al 2,98% vs il 3,45% del 31 dicembre 2022, grado di copertura dei crediti deteriorati in ulteriore crescita al 66,83% vs il 65,15% di fine 2022.
- Elevati livelli di liquidità: indice LCR al 201,4% (122,2% al 31 dicembre 2022) e indice NSFR al 116,2% (126,2% al 31 dicembre 2022).
- CET1/Tier1 ratio e Total Capital ratio pari al 12,79% (12,63% al 31 dicembre 2022), ampiamente al di sopra delle soglie minime regolamentari.
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