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Assemblea approva Bilancio previsione Regione 2023-2025
L’Assemblea legislativa ha approvato, con 13 voti favorevoli della maggioranza e 5 voti contrari della minoranza, le Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2023-2025 (Legge di stabilità regionale 2023) e il Bilancio di previsione della Regione Umbria 2023-2025. Dopo i relatori di maggioranza e minoranza, Daniele Nicchi (Lega) e Donatella Porzi (Pd), sono intervenuti i consiglieri Andrea Fora (Patto Civico), Simona Meloni (Pd), Vincenzo Bianconi (Misto) e l’assessore Paola Agabiti. Inoltre sono stati presentati 4 emendamenti alla Legge di stabilità e 3 emendamenti al Bilancio di previsione. Approvato soltanto quello proposto dalla Giunta di carattere tecnico.
LA MANOVRA Le direttrici della manovra di bilancio sono: nessun aumento della pressione fiscale e mantenimento delle agevolazioni fiscali esistenti; garantire la salvaguardia degli equilibri di bilancio, fortemente minata dalle minori entrate dovute allo scenario economico-finanziario; contenimento della spesa corrente e razionalizzazione dei costi per aumentare la flessibilità del bilancio a favore delle politiche di sviluppo; garantire il forte sostegno agli investimenti, considerati volano per la ripresa e lo sviluppo economico, anche attraverso il ricorso a nuovo debito; programmazione delle risorse finanziarie necessarie per il cofinanziamento della nuova programmazione europea 2021-2027; politiche di sviluppo integrate e sinergiche per ottimizzare tutte le risorse disponibili (Fondi strutturali, Fsc, Pnrr); finanziamento del sistema del Tpl, con la totale copertura dei maggiori costi per garantire i servizi; rafforzare azioni e interventi per la ripresa delle attività economiche e delle imprese; incentivare interventi a sostegno delle famiglie, dei giovani e dei soggetti in condizioni disagiate. Inoltre sono stati incrementati di 1,3 milioni di euro gli stanziamenti per le spese di funzionamento dell’Ente per far fronte all’incremento dei costi energetici per le sedi e gli immobili di proprietà regionale.
GLI INTERVENTI SETTORIALI Le principali scelte di questa manovra sono: per TRASPORTI E VIABILITÀ c’è un incremento degli stanziamenti già previsti per il Tpl di quasi 13 milioni di euro nel 2023 e di oltre 25 milioni nel triennio; 500mila euro per il Minimetro di Perugia e 100mila per la funicolare di Orvieto; la conferma di 3 milioni all’anno alle Province per la manutenzione straordinaria sulle strade regionali e 2 milioni annui per la manutenzione stradale; 4 milioni all’anno per l’Aeroporto internazionale S. Francesco di Assisi.
Per TURISMO E SPORT un milione e mezzo per l’impiantistica sportiva; un milione di euro per il 2023 per gli interventi di adeguamento strutturale del Palabarton in vista degli Europei di volley; a favore del turismo lento ci sono 400mila euro nel 2023 e 423mila nel 2024 per il potenziamento della ciclovia Assisi-Spoleto, della ciclovia Francescana e della ‘Via di Francesco’ e per la realizzazione della ‘Ippovia di Francesco’.
Per le POLITICHE CULTURALI E IL DIRITTO ALLO STUDIO è previsto un incremento di 240mila euro nel 2023 e di 140mila negli anni successivi per gli interventi a favore dello spettacolo; un incremento di 20mila euro per il sostegno delle manifestazioni storiche; un incremento di 300mila euro per la Fondazione Umbria Jazz; 70mila euro all’anno per il Laboratorio di diagnostica per i beni culturali di Spoleto; 180mila euro per il diritto allo studio; 425mila euro all’anno per i servizi socio-educativi per la prima infanzia; 150mila euro all’anno per il piano di investimenti dell’Adisu.
Per l’AGRICOLTURA 100mila euro per la prevenzione e la lotta contro gli incendi boschivi; 50mila euro per i danni provocati alle produzioni zootecniche dalla fauna selvatica; 300mila euro per l’Associazione Allevatori regionali.
Per il SOCIALE E WELFARE 250mila euro per il sostegno dell’invecchiamento attivo; 180mila euro per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria limitativi o privativi delle libertà personali; 50mila euro per il sostegno degli oratori; 50mila euro per la Fondazione Umbria contro l’usura; 70mila euro per la cooperazione. Per la SANITÀ è previsto un incremento di 2 milioni di euro nel 2023 e di 1,5 milioni nel 2024 e 2025 per gli indennizzi dovuti ai soggetti danneggiati a seguito di trasfusioni; oltre 3 milioni 200mila euro per il cofinanziamento del programma 2023 di edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.
Per lo SVILUPPO ECONOMICO 50mila euro per l’artigianato; 15mila per la tutela dei consumatori; 30mila euro all’anno per le edicole nei comuni del cratere; 300mila euro per le Unioni dei Comuni; 150mila euro nel 2023 e 110mila nel 2024 e 2025 per la promozione e il sostegno delle comunità energetiche rinnovabili.
Per AMBIENTE E TERRITORIO ci sono 2 milioni di euro per il 2024 e 2025 per interventi in materia di efficientamento energetico degli edifici pubblici e di edilizia residenziale pubblica; 1,5 milioni di euro nel 2024 e 2025 per gli interventi di manutenzione straordinaria sui corsi d’acqua.
EMENDAMENTI Il primo emendamento alla Legge di stabilità a firma Mancini e Puletti (Lega), che chiedeva 30mila euro in più per il Laboratorio di diagnostica di Spoleto, è stato ritirato in quanto l’assessore Agabiti si è impegnato a trovare fondi nell’assestamento di bilancio. Gli altri tre emendamenti sono stati respinti: uno a firma De Luca (M5S) che chiedeva 500mila euro all’anno per incrementare la missione ‘politiche giovanili, lo sport e il tempo libero’ nei comuni interessati dagli impianti di grandi derivazioni idroelettriche; il secondo a firma Meloni e Bettarelli (Pd) che chiedeva l’aumento di 200mila euro all’anno per rifinanziare il fondo prestiti ‘Re-start’ per i finanziamenti agevolati alle imprese; il terzo a firma Meloni (Pd) che chiedeva 50mila euro all’anno in favore delle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale. Dei tre emendamenti al bilancio di previsione regionale 23-25, è stato approvato quello tecnico a firma dell’assessore Agabiti, mentre è stato respinto quello a firma Meloni, Bettarelli, Bori, Paparelli (Pd) che chiedeva 300mila euro per interventi in favore delle famiglie a rischio povertà dovuta all’aumento dei costi energetici ed al caro vita. L’altro emendamento a firma Mancini e Puletti (Lega), che chiedeva 50mila euro all’anno per la sicurezza urbana in favore dei comuni per dotarsi di sistemi di videosorveglianza, è stato ritirato perché l’assessore Agabiti si è impegnata a trovare fondi nell’assestamento di bilancio.
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