Caro energia, Cna Umbria, a rischio decine migliaia imprese
“Se i costi dell’energia elettrica e del gas manterranno i trend di crescita registrati finora e non ci saranno interventi di sostegno immediati decine di migliaia di imprese in Umbria saranno costrette a fermare le attività riattivando gli ammortizzatori sociali per i loro dipendenti”: a lanciare l’allarme è Michele Carloni, presidente della
regionale. “Siamo all’inizio di una nuova recessione per cui serve subito un accordo tra i vari schieramenti politici per un intervento di urgenza del governo che possa almeno aiutare a tamponare la situazione” aggiunge.Anche molti fornitori di energia stanno entrando in difficoltà
“Si tratta – sottolinea in una nota – di decine di migliaia d’imprese. Oggi però anche molti fornitori di energia stanno entrando in difficoltà, soprattutto quelli più ligi al rispetto delle regole sulle voci in bolletta e in modo particolare i più piccoli.
Foto di Sergio Cerrato – Italia da Pixabay
In questi giorni molte imprese stanno ricevendo comunicazioni da parte di alcuni di loro, i quali denunciano il peggioramento drammatico dell’andamento dei prezzi del gas e per settembre prevedono che il Pun (prezzo unico nazionale) schizzerà a ben 710 euro al MWh, vale a dire il 316% in più sui prezzi di gennaio 2022, quando il costo del gas era già salito moltissimo rispetto al settembre precedente. Sono gli stessi fornitori ad affermare che a questi prezzi le alternative per le imprese sono obbligate: ridurre al massimo i consumi o spegnere tutto”.
L’unico commento ad una tale notizia è dire con chiarezza che l’Italia è in “braghe di tela” e quindi il governo in carica ha il dovere di intervenire per evitare la catastrofe del Paese. Trattandosi di una “vera emergenza economica” penso possa intervenire per “necessità” di urgenza anche se è in ordinaria amministrazione. Si veda : https://www.rivistailmulino.it/a/l-ordinaria-amministrazione-nelle-crisi-di-governo