In ginocchio con mani e caviglie legate, il terrificante sequestro di un 21enne
In ginocchio, su di un prato, con le mani e le caviglie legate. Questo è quello che ha dovuto patire un ragazzo di 21 anni nella notte tra il 5 e il 6 gennaio a Perugia. Non solo! Era stato anche fotografato e le foto inviate al cellulare della propria madre, seguiti da messaggi vocali. Chiedeva aiuto ai genitori affinché fosse liberato e se non avesse consegnato 12mila euro in contanti, i sequestratori gli avrebbero fatto del male. Dietro questo sequestro di persona e minacce, una partita di droga: con la precisione hashish.Due ragazzi italiani sono stati già arrestati
Due ragazzi italiani sono stati arrestati nella giornata di ieri. Si tratta di un di 27 e 25 anni, di Perugia ed Assisi, già noti ai Carabinieri, per i reati di sequestro di persona a scopo di estorsione, estorsione aggravata, detenzione di armi e detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. I Carabinieri della Sezione Operativa, della Stazione di Ponte San Giovanni e dell’Aliquota di Primo Intervento della Compagnia di Perugia, coadiuvati dai Carabinieri del Nucleo Cinofili di Firenze, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Perugia.
Denuncia sporta nella notte tra il 5 e il 6 gennaio
Le indagini a carico dei due giovani hanno avuto origine dalla denuncia sporta nella notte tra il 5 e il 6 gennaio dal padre della vittima. Il giovane aveva scritto alla madre, tramite una nota piattaforma social, di trovarsi in pericolo. Nel messaggio le chiedeva di reperire rapidamente 12mila euro in contanti per darli a dei soggetti che in quel momento lo tenevano sequestrato, minacciandolo di fargli del male, se non avesse consegnato la somma. Nonostante la risposta della madre di non essere in grado di reperire tutto quel denaro, i sequestratori, fermi sulle loro richieste, insistevano che venisse loro consegnata almeno la somma di novemila euro.
Il padre del giovane si è rivolto ai Carabinieri
Il padre del ragazzo preoccupato si è rivolto ai Carabinieri di Ponte San Giovanni per sporgere denuncia. Era spaventato dalle foto che erano state inviate dal cellulare del figlio alla moglie. Appurato che non si trattava di uno scherzo e che le foto erano state mandate anche alla fidanzata della vittima, i Carabinieri si attivavano immediatamente per rintracciare il ragazzo, che nel frattempo aveva inviato dei messaggi “vocali”, chiedendo di non avvisare le forze dell’ordine. Il ragazzo, fortunatamente, dopo qualche ora è stato liberato e rintracciato da una pattuglia nei pressi di un centro commerciale di Perugia, molto scosso, ma incolume.
La rapida attività d’indagine
La veloce attività d’indagine, che fin dalle primissime battute è stata svolta sotto la direzione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Perugia, è stata condotta con l’ausilio di attività tecniche, visto anche l’abbondante utilizzo di vari tipi di chat da parte dei protagonisti. Questo ha permesso in breve tempo di individuare i presunti autori materiali e di ricostruire l’intricata vicenda.
In sintesi:
Il tutto nascerebbe dall’acquisto di una partita di hashish da parte di un amico della vittima, poi non pagata al 25enne di Assisi. Quest’ultimo avrebbe cominciato a minacciare il giovane, ritenendolo responsabile del mancato pagamento, anche con una pistola illegalmente detenuta e facendo saltare in aria con una bomba carta una panchina nei pressi dell’abitazione di quest’ultimo. Con queste minacce lo costringeva a consegnargli prima la somma di 1500 curo ma non ritenendola sufficiente gli chiedeva di farsi a sua volta da tramite per fargli acquistare ulteriore stupefacente presso terzi.
Il ventunenne sarebbe, quindi, riuscito a trovare la disponibilità dello stupefacente necessario a ripagare il debito dal 27enne di Perugia, che avrebbe a sua volta, in concorso con una persona in corso di identificazione, consegnato circa 2 kg di hashish al 25enne di Assisi che, però, una volta avuta la disponibilità dello stupefacente, sarebbe scappato senza pagare la somma pattuita.
Il 27enne, al fine di ottenere il pagamento dello stupefacente, avrebbe quindi deciso di sequestrare il ventunenne, in concorso con altri due complici in corso di identificazione, richiedendo per la sua liberazione, dapprima la somma di 12 mila euro, poi di novemila euro ed infine di 4mila euro, da qui l’imputazione a suo carico di concorso nel sequestro di persona a scopo di estorsione, oltre che di cessione illecita di stupefacente.
Nei confronti del 25enne dì Assisi, invece, sono stati ipotizzati i reati di estorsione, di detenzione di armi. A seguito delle perquisizioni nelle abitazioni dei due soggetti, eseguite nella mattinata di ieri, sono stati sequestrati in quella del 25enne di Assisi oltre 10 bombe carta di varia grandezza, mentre a casa del 27enne sono stati trovati diversi involucri contenenti hashish e marijuana, a riprova della più che presunta attività di spaccio, episodio quest’ultimo per il quale si è proceduto ad autonomo arresto in flagranza. Al termine delle operazioni i due sono stati associati presso la casa circondariale di Capanne-Perugia. /Fonte: Procura della Repubblica di Perugia
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