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Umbria Journal in lutto, è morta la mamma del Direttore, Marcello Migliosi
È stato doloroso vedere la propria madre soffrire e spegnersi piano piano. Una mamma che si è presa cura di un figlio, l’unico rimasto, dopo che la morte gliene aveva già strappato uno.
È quello che ha fatto Peppina con il figlio Marcello, in ogni attimo della sua esistenza. Nel pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno 2021, è venuta a mancare Giuseppa Contini, la mamma del direttore di Umbria Journal, Marcello Migliosi. E’ morta a quasi 90 anni, li avrebbe compiuti il 17 marzo prossimo. Era nata nel 1932.
Una brutta malattia, scoperta 3 anni fa, se l’è portata via, debilitandola giorno dopo giorno, fino agli ultimi giorni, che sono stati i più crudeli di tutti. Chi ha conosciuto Peppina ha avuto modo di capire quanto fosse forte il suo legame con Marcello, unico figlio dopo la morte del secondogenito Piero. La mamma di Marcello aveva perso anche qualche anno più tardi il marito Bruno. Ha sofferto tanto Peppina, ma forte e coraggiosa ha lottato tutta la vita, senza fermarsi un secondo.
Peppina, prima di andare in pensione, per anni aveva lavorato da Petrini, nota azienda di Bastia Umbra, città dove viveva insieme al figlio.
Peppina, fino all’ultimo, ha cucinato la minestrina a Marcello. Piatto che doveva assolutamente mangiare caldo “altrimenti si freddava” e se non lo faceva si innervosiva. Ma sempre disponibile a scaldarlo non una volta, ma duecento volte, perché Marcello non riusciva mai a mangiarlo caldo. Vuoi un omicidio, un incidente dell’ultima ora, un’operazione delle Forze dell’Ordine, lo costringeva ad abbandonare quel piatto per saltare nell’auto e volare sul luogo della cronaca giornalistica. Lei si arrabbiava, ma poi capiva che il mestiere era quello e le passava tutto, perché era il figlio! L’unico figlio.
Ma lo stesso ha fatto Marcello per la sua mamma che l’ha vegliata di notte durante il suo calvario, tutte le notti, senza saltarne una. Il dolore che provava Peppina, negli ultimi giorni, era indescrivibile. La scienza e le medicine poco hanno potuto fare e se ci fosse stata anche una sola piccola possibilità per salvarla, Marcello, il nostro Dottor Salute, lo avrebbe fatto. I migliori medici della regione Umbria hanno curato la sua mamma, ma alla fine tutti hanno gettato via gli strumenti da lavoro, perché, davanti a una malattia così crudele, la medicina nulla può più fare. Lei non sapeva di avere quel male.
Chi era Peppina? “Una grande guerriera, provata dalla vita e con sofferenze difficili da sopportare. Ma con una grande dignità e volontà di amare la vita anche quando la vita non ci ama”. E’ quanto ha detto il sindaco di Bastia Umbra, Paola Lungarotti.
“Io che l’ho conosciuta 10 anni fa, quando ho iniziato a lavorare per Umbria Journal – spiega la collega Morena Zingales – dico che Peppina era un ciclone. Non si fermava un attimo, più faceva, meno soffriva. Dove passava lei c’era il calore, il profumo e la pulizia. La sua casa brillava e anche quella di Marcello, non c’era un giorno che non saliva al piano di sopra dal figlio a pulire le stanze ed aprire le finestre, cosa che faceva quotidianamente, insieme a tutte le altre faccende”.
Peppina insieme a Bruno è stata la mamma e nonna di tutti quei “bimbetti”, ora uomini, che negli anni ’80 frequentavano la palestra Taigeta Piero’s Gym. “Talvolta è stata la mia mamma – ha aggiunto Morena -. Una volta mi sono sentita male e mi ha accompagnato in ospedale a fare degli accertamenti. Quando mi fermavo a mangiare a casa sua – racconta la collega -, aveva sempre paura che non mangiassi abbastanza. Una volta cucinò un chilo di pasta per me e voleva che lo mangiassi tutto. La mentalità di Peppina era quella del dopoguerra. Si doveva per forza mangiare tutto e subito per non morire di fame. Ha vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale e visto la sofferenza anche lì. I suoi racconti di quegli anni mi facevano rabbrividire”.
Chi non ha mangiato i pomodori, le insalate e le zucchine de “la Peppina”? Un anno era riuscita a coltivare una zucchina di un metro e mezzo. Era un pollice verde e intorno casa c’era (c’è tutt’ora) un piccolo giardino che zappava con cura e lo ha fatto fino a quando la malattia non l’ha costretta a restare a letto. Tante volte Marcello la cercava e lei dov’era? Piccola, minuta e forte si trovava in ginocchio a piantare le piantine.
Peppina, donna autonoma, ha guidato l’auto fino all’estate scorsa. Andava in giro con la Skoda a fare le sue cose. Il pensiero fisso era sempre “cosa cucinare a Marcello?” E per questo usciva tutti giorni a fare la spesa. Andava in sempre in chiesa con le amiche e, soprattutto, non perdeva mai un’occasione per andare dal parrucchiere: voleva sempre avere i capelli in ordine.
Il cimitero poi era il posto dove si recava più spesso. Non c’era mai un giorno della settimana che non andava a cambiare i fiori alle tombe di Piero e Bruno e di tutti quei cari che nel corso degli anni se ne sono andati.
Poi si è dedicata a Mimmy, il gatto rosso di Marcello, che ha viziato tantissimo. Impossibile dimenticare le sue lunghe chiacchierate divertenti, botta e risposta, con “Micio”.
Il 2021 per lei e Marcello è stato uno strazio. Il direttore, però, alla redazione non ha mai fatto mancare nulla. E’ stato sempre presente e con tanta fatica e sforzo ha fatto tutto quello che doveva essere fatto fino all’ultimo “per tirare avanti la baracca”. Solo negli ultimi giorni aveva rallentato un po’, per stringere più forte la mano della sua mamma, mentre si spegneva piano piano.
I colleghi della redazione di Umbria Journal e della concessionaria di pubblicità Tgc Eventi sono vicino al loro direttore. “Saremo con lui e gli faremo compagnia, anche quando arriverà la sera e non saprà come fare. Un fortissimo abbraccio…noi tutti…”
Il funerale della carissima mamma di Marcello, si terrà lunedì 3 gennaio 2022 alle ore 10,30, presso la Chiesa di San Marco a Villaggio XXV Aprile – Bastia Umbra.
Sentite condoglianze.
grazie