Consiglio Regionale, interrogazione di Bianconi su problemi risorsa idrica
Ha risposto l’Assessore Morroni: “Attenzione ai costi e controlli, investimenti per risolvere criticità”.
Il consigliere regionale Vincenzo Bianconi (gruppo Misto) ha chiesto nel corso del Question Time dell’Assemblea Legislativa Umbra all’assessore Roberto Morroni “quali sono le politiche di gestione delle risorse idriche e come mai l’Umbria risulta essere la seconda regione d’Italia più cara per bolletta idrica”. Inoltre Bianconi ha chiesto anche “quali azioni la Regione intenda porre in essere al fine di ridurre la dispersione idrica e il costo dell’acqua per le famiglie umbre, chiarendo altresì cosa verrà fatto per scongiurare e prevenire ogni potenziale rischio per la salute dei cittadini”.
“Non si possono penalizzare i cittadini – ha concluso Bianconi -, già stremati dalla crisi, facendo scontare loro il costo della vetustà delle condotte. Occorre adottare comportamenti etici che prevedano, nella lotta agli sprechi, anche un controllo attento e un’accurata manutenzione delle condutture pubbliche. Nessuno si aspetta la bacchetta magica, tuttavia pretendiamo che questa Amministrazione manifesti la volontà e la sensibilità di inserire il tema ambientale tra le priorità dell’agenda di Governo, per il benessere di tutti gli umbri di oggi e delle generazioni future”.
L’assessore Morroni ha risposto che “lo studio di Cittadinanzattiva sulle tariffe evidenzia come la spesa media annua è di 531 euro per 192 metri cubi di consumo e 399 per 150 metri cubo. Nel territorio Foligno Valnerina il consumo medio è di 97 metri cubi annui, a Perugia è di 103 metri cubi. Quindi per l’Umbria, con un consumo medio annuo di 150 metri cubi, la spesa media è di 399 euro, il 6,8 per cento più bassa rispetto alla media del centro Italia che è di 428 euro. Sicuramente c’è spazio per attività migliorative e questo si accompagnerà ad una serie di interventi che devono avere anche una attenzione ai costi”.
“Per le infrastrutture -ha aggiunto Morroni -, c’è un elevato fabbisogno di investimenti per colmare un gap accumulato in decenni. Gli investimenti sono molti: Umbria Acque fino al 2011 ha investito 23 euro per abitante, tra il 2012 e il 2017 37 euro, nel 2018-19 58 euro e per il prossimo quadriennio la previsione è di 61 euro; per Valle Umbra Servizi, fino al 2011 investimenti pari a 12 euro per abitante, nel 2011-2017 30 euro, nell’ultimo biennio 26 euro, un rallentamento riconducibile al sisma 2016, mentre per il prossimo quadriennio sono previsti 72 euro; per i servizi Sii, nell’ultimo biennio ci sono stati investimenti con una media di 61 euro ad abitante”.
Nella sua replica Bianconi ha ricordato che “la nostra dispersione è al 49 per cento rispetto al 36 della media nazionale. Arriveranno delle risorse e serve grande azione perché l’Umbria ha necessità di un miglioramento dell’infrastruttura per il futuro”.
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