Covid, Umbria è regione arancione, cosa non sarà possibile fare
Cambiano le zone gialle, arancioni e rosse. Al momento nessuna Regione scende all’area meno critica, considerando che servono almeno 15 giorni di permanenza in un’area per poter vedere gli effetti delle restrizioni. A passare dall’area gialla a quella arancione sono Abruzzo, Basilicata, Toscana, Liguria e Umbria. La decisione è arrivata in base all’elaborazione dei dati forniti dalla Cabina di regia. Viene confermato anche l’Alto Adige come zona rossa.
La mappa dell’Italia era destinata a cambiare, come preannunciato dopo l’ultimo dpcm, firmato il 3 novembre dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza. E dopo la pubblicazione dei nuovi dati, sulla base dei 21 indicatori analizzati dall’Iss e dal ministero della Salute cambia la collocazione di alcune Regioni, con il passaggio dall’area gialla a quella arancione e rossa.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà infatti in serata un’ordinanza che prevede il passaggio in zona arancione delle cinque Regioni a partire da mercoledì 11 novembre.
Quali sono le restrizioni per le zone arancioni e rosse
SPOSTAMENTI
– Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.
– Vietato gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.
– Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto e consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
– Chiusure dei centri commerciali neo giorni festivi e prefestivi, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
– Chiusura di musei e mostre.
– Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano ancora aperti i centri sportivi.STUDIO
– Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori.
– Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e medie.
– Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.LE ALTRE MISURE
– Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
– Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
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“Spostamento Umbria in zona arancione? Ne prendiamo atto. E’ chiaro che questo avrà ripercussioni su bar, ristoranti e su tutte quelle attività che hanno già avuto danni importanti finora”, ha commentato a caldo la governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei. “Il Governo ora deve garantire sostegno alle attività per fronteggiare la crisi. Questa non è solo un’emergenza sanitaria, ma è anche emergenza economica. Misure decreto ristoro sufficienti? Non lo so, sono misure. Ora il governo deve essere pronto ad adeguarle alla situazione”.
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