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Covid, misure restrittive, più controlli anche nei centri commerciali, le decisioni della regione
Misure per monitorare l’andamento, prendere una serie di decisioni e capire come muoversi, sia per quanto riguarda la strategia dei tamponi, sia per l’organizzazione dei tamponi drive-in. Una riunione si è svolta, nella giornata di sabato, al centro regionale della Protezione Civile a Foligno, con i vertici della Regione Umbria: erano presenti la presidente Donatella Tesei, l’assessore alla sanità Luca Coletto, i dirigenti regionali, i commissari degli ospedali e delle Asl, il nucleo epidemiologico e il comitato tecnico scientifico.
I giovani sono quelli che si ammalano di più – è stato detto durante l’incontro -, da asintomatici contagiano la famiglia, genitori, fratelli, sorelle, nonni. La famiglia, in sostanza, in questo momento è il maggior luogo di contagio da coronavirus.
E’ stata riunione tecnico operativa dove è stato discusso dell’aumento dei contagi nelle fasce più basse, per cui bisogna andare a prendere dei provvedimenti in quei luoghi che coinvolgono i ragazzi, le scuole, le università e la movida. All’interno delle scuole, delle università e nei trasporti tante problematiche non ci sono. Il problema si crea durante le attese o prima di prendere il mezzo o prima di entrare a scuola, dove spesso gli studenti si tolgono le mascherine, quindi all’esterno dell’edificio.
La regione deciderà nei prossimi giorni su eventuali altre misure ristrettive e molto dipende dal nuovo dpcm in uscita la prossima settimana, forse martedì. Il governo potrebbe decidere se chiudere le scuole per 15 giorni ed attivare dove è possibile al didattica a distanza. Se non le chiude la regione dovrà prendere delle decisioni anche scegliendo per un certo periodo la didattica a distanza per cercare di fermare l’onda d’urto del contagio e far abbassare i numeri.
Ieri, infatti, in sede di Conferenza Stato-Regioni dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, insieme a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia e Sardegna, era stata richiesta la chiusura per 15 giorni, a partire già da lunedì prossimo, degli istituti superiori, introducendo dove possibile la didattica a distanza.
Non è escluso che possano aumentare i controlli nei luoghi ad oggi poco vigilati, ma che diventano in alcuni casi pericolosi, come i centri commerciali, soprattutto gli spazi comuni all’interno degli stessi.
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