Università per gli stranieri, rettrice prende le distanze dalla passata governance

Università per gli stranieri, rettrice prende le distanze dalla passata governance

Prende le distanze dalla passata governance. La rettrice dell’Università per Stranieri, Giuliana Grego Bolli, ieri, affiancata dal direttore generale Simone Olivieri, ha convocato un incontro per cercare di far chiarezza sugli attacchi contro l’Ateneo. «Attacchi  – ha detto – lesivi dell’immagine, della credibilità non solo della nostra Università ma dell’intero territorio».

Durante la conferenza si è parlato degli articoli apparsi di recente sulla stampa: «Tutte le irregolarità e le responsabilità risalgono agli anni precedenti gli insediamenti degli attuali direttore generale (marzo 2019) e rettrice (novembre 2018)». In quegli anni lei era pro-rettore ma, «questa – spiega – è una figura solo rappresentativa e non sono mai stata messa a conoscenza della parte amministrativa».

La professoressa Grego Bolli ha parlato di una situazione «immobile per dieci anni», di «irregolarità amministrative e contabili terminate nel 2018 e risalenti sino al 2014».

La rettrice ricorda che stata l’attuale governance dell’Ateneo «a far emergere la vicenda nei primi mesi del 2019, vicenda interamente ascrivibile ad irregolarità commesse negli anni precedenti all’insediamento degli attuali Direttore Generale e Rettrice». Questi ultimi, già nel marzo 2019, hanno rilevato in fase di elaborazione del Bilancio consuntivo 2018, entrate per tasse d’iscrizione inferiori al 2017 a fronte del numero pressoché uguale di studenti Marco Polo Turandot nei due anni accademici. A ciò ha fatto seguito quindi un audit interno che ha coinvolto varie strutture e ha fatto emergere una situazione amministrativa grave e pesantemente confusa.

E poi ancora da un indagine – secondo quanto riportato in un documento diffuso dallo stesso Ateneo – ci sarebbero di due convenzioni, risalenti al 2015 con scontistiche elevate.

Rettrice e Direttore Generale, già nel mese di aprile 2019, hanno reso edotta della situazione emersa sia la Procura della Repubblica che la Procura della Corte dei Conti con un esposto cui ha fatto seguito nel mese di novembre 2019 un corposo dossier che ricostruisce l’intera vicenda sul piano amministrativo e contabile. Le indagini sono ancora in corso, con azioni disciplinari nei confronti dei dipendenti ed ex dipendenti coinvolti a vario titolo.

L’Ateneo, pertanto, ha fatto quanto in suo potere per fare chiarezza sulla vicenda, evidenziando irregolarità amministrative e contabili terminate nel 2018 e risalenti sino al 2014, per una condizione creditizia ammontante a 3.190.541,07, segnalata senza indugio alla giustizia penale e contabile.

«I gravi fatti emersi e riportati in modo distorto dalla stampa nazionale e locale – hanno spiegato – non possono in alcun modo essere ascrivibili all’attuale governance dell’Università per Stranieri di Perugia».

LEGGI ANCHE IL DOCUMENTO UFFICIALE DIFFUSO DALL’ATENEO

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