Prendersela, tuttavia, solo e soltanto con i giocatori e con Massimo Oddo (per il quale il “pollice verso”, a leggere i social dei tifosi biancorossi, viene esplicitato con toni e con parole sempre più roboanti) si rivelerebbe, oltre che ingiusto, limitativo e sbagliato.
La campagna-acquisti, basata sempre e comunque sulle “scommesse”, sta risultando via via che trascorrono le giornate (un terzo del torneo si è consumato) gonfiata, gridata, pompata, strombazzata oltre misura. Non si cercava, forse, l’uomo prima del calciatore? Invece i giovanotti, al solito di belle speranze, approdati in Umbria i limiti maggiori li stanno evidenziando, in primis, proprio su questo lato: l’aspetto psicologico e mentale.
E delle uscite, quanto meno infelici, della dirigenza ne vogliamo parlare? É opportuno, giusto, sensato che in un momento delicato quale quello seguito alla prima sconfitta interna della squadra, si rivolgano, pubblicamente, parole e concetti pesanti come macigni coll’effetto collaterale, quanto meno, di togliere autorità e credibilità – nei confronti degli stessi giocatori e dell’opinione pubblica – al “conducator” cui si é affidato ad inizio stagione, tra squilli e suoni di trombe e di chiarine, il comando della truppa?
E appare opportuno, giusto, sensato che ci si limiti a lanci di post di poche righe – proprio come i tweet di Donald Trump – invece di scendere in campo col piglio adeguato, con determinazioni chiare e mettendoci la faccia?
Le colpe della situazione che si é, purtroppo, determinata vanno, detto a cuore aperto, equamente divise tra tutte le componenti societarie. Ed ora ognuna di queste deve sentirsi chiamata a recitare un doveroso e sincero “mea culpa” ed a riversare ogni sforzo ed ogni energia per venire fuori dal momento negativo al meglio che si può e nei tempi più rapidi che sia possibile.
La posizione in graduatoria, per fortuna, non appare tranquilla, certo, ma neppure pregiudicata: cinque punti dividono la seconda dalla dodicesima. Se ciascuno dei protagonisti, senza cercare alibi e scaricare le responsabilità l’uno sull’altro – giochino antico e da egoisti che tendono soltanto a salvare i propri esclusivi e personali interessi – lavorerà con umiltà e impegno per il bene comune, nulla é perduto. Ancora.
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