Tesei pronta a rilanciare l’Umbria e Verini che chiede a Fora di dialogare con i 5 stelle
Da una parte c’è Walter Verini che chiede ad Andrea Fora di dialogare con tutti, anche con i 5 Stelle. Dall’altra c’è Donatella Tesei, da poco incoronata dal “Capitano” Matteo Salvini a candidata presidente del centrodestra alla Regione che replica a coloro che l’accusano di aver ‘distrutto il bilancio di Montefalco quando era sindaco’. «Mi attaccano su Montefalco? – risponde Tesei -Non voglio scendere nel campo della polemica come sta facendo qualcuno nel Partito democratico, ma credo sarebbe meglio stessero zitti e guardassero cosa hanno fatto in questi anni e agli scandali che hanno prodotto in questi mesi…».
Questo quanto sta accadendo in questi ultimi giorni, prima della presentazione delle liste ufficiali. Al momento il centrosinistra è diviso in due parti. Da un lato c’è Umbria civica, sociale e verde (Umbria dei territori, Movimento Idee del Fare, Altra Umbria, Socialisti e Europa Verde) e dall’altro e il Partito democratico con quattro liste civiche che sta costruendo il candidato a presidente Andrea Fora.
Verini, ieri in un video diffuso su Facebook, ha fatto una lunga dichiarazione. Anche lui attacca la Tesei sul bilancio della “Ringhiera dell’Umbria”: «Dobbiamo impedire alla Lega di prendere l’Umbria, per ridarla ai cittadini con una nuova stagione di governo e di futuro. Si può competere e vincere» – sottolinea Verini. Poi parla della «Lega che ha distrutto il bilancio di Montefalco e sta dando uno spettacolo pietoso a Terni e ha dato quello drammatico al governo del Paese». «Salvini – prosegue – dopo avere fatto tanti disastri in Italia adesso vorrebbe prendersi la Regione: non ce la farà. Gli umbri – dice ancora Verini – riconosceranno anche a noi, al Pd e alla sinistra, il compito di superare anche i gravi errori che abbiamo compiuto. Siamo comunque quelli che abbiamo garantito nel corso degli anni una regione più vivibile. Ci sono problemi, il lavoro anzitutto, e aumenta la povertà».
La situazione è comunque questa. Il 27 settembre devono essere presentate nomi e liste, pochi giorni e il tutto sarà definitivo. Tra i candidati spunta qualche nome, ma ancora non c’è certezza. Si rafforza l’ipotesi che Stefania Proietti, sindaco di Assisi, possa scendere in campo a guidare la coalizione «Umbria civica». Per questa lista si parla anche di Luciano Bacchetta (Partito socialista) e di Luca Ferrucci (docente di Economia).
Ieri lo staff di Luigi Di Maio ha smentito la possibilità di un’alleanza con il Partito democratico in Umbria, ma è ancora solo un ipotesi. Sempre ieri “Da Sinistra per l’Umbria” ha inviato una lettera ai grillini: «Al Movimento 5 Stelle chiediamo di non relegare all’opposizione le loro idee ma di scendere in pista perché può forse rimuovere una situazione oggi pericolosamente ingessata. Anche l’Umbria ha bisogno di un governo e di una coalizione di svolta che eviti alla regione la deriva verso una destra arrogante e contraria a valori di solidarietà e inclusività sanciti dalla nostra storia. “Da Sinistra per l’Umbria del futuro” ha, ancora prima degli sviluppi nazionali, sottolineato l’esigenza di una coalizione ampia per evitare di adagiarsi sulla sconfitta, ma per vincere evitando trasformismi e chiusure per inerzia o peggio burocratiche nella partita del centrosinistra. E allora serve una iniziativa decisa, chiara che riapra i termini del confronto per coinvolgere mondo del lavoro e delle imprese, dell’Università e della cultura che sono attenti alle nuove possibilità che si sono aperte. Da Sinistra per l’Umbria lavorerà per perseguire questo obiettivo e prossimamente si farà promotore di incontrare il Movimento 5 e i tutti i soggetti politici e civici».
E Francesco De Rebotti, presidente Anci ed esponente dei Dem, in una lunga nota spiega che «all’Umbria serve un nuovo modello che, quasi in maniera insperata, l’evoluzione del quadro politico ci consegna con i gruppi dirigenti del Pd e del M5S, di Leu, che hanno dato prova di coraggio e di saper mettere alle spalle una stagione drammatica di scontro. In Umbria – afferma – si deve adottare lo stesso metodo e la stessa meta finale attraverso un impegno chiaro in questa direzione, senza infingimenti e ritardi, senza altri obiettivi se non quelli di costruire un programma innovativo, serio e responsabile e che contenga scelte coraggiose, indirizzato all’originale riforma del regionalismo umbro e del governo inclusivo dei territori».
Mancano 20 giorni…
Commenta per primo