Festa musulmana a Fontivegge e poi vomito sulla strada e sopra auto
«Questo è il risultato delle feste che fanno nell’appartamento sopra casa mia, affittato a una cooperativa». Con queste parole un cittadino di Perugia, residente nel quartiere di Fontivegge, mostra alcune fotografie. Si vedono i residui di un incontro accaduto in quella zona. E’ piuttosto indignato.
«Hanno fatto una festa gli stranieri, erano in 30 – ha detto – hanno mangiato il capretto per la loro festa musulmana. Appena fuori dal portone hanno vomitato e lo hanno fatto sopra una macchina parcheggiata dietro la mia. Ditemi se questo è un modo di vivere Fontivegge».
Ma i controlli della municipale?: «Sì hanno controllato e poi? Tutto fumo niente arrosto. Hanno fatto due giorni di fuoco e poi basta non importa più niente. Dovevano farsi vedere due giorni e il resto zero. Gli zingari hanno cominciato a rigirare un’altra volta».
E’ demoralizzato il cittadino, amareggiato e soprattutto stanco di vedere queste cose. «Non cambia nulla, basta avvertimenti. Ne ho fatto uno l’altro ieri e uno questa mattina mentre stavano uccidendo il capretto. Basta, il rimedio c’è e deve essere adottato. La situazione non è cambiata, nonostante i vigili abbiano fatto qualche controllino».
Capita di sentirsi male e rimettere dopo aver mangiato e bevuto molto, ma il minino che si può fare in questi e ripulire ciò che è stato sporcato. Ma questo, purtroppo, non è accaduto.
Questo non è l’unico caso: «Venerdì notte – dice una residente – alle 3,30 quattro di “loro” si sono messi a urlare davanti alla mia porta e quindi sotto le finestre, seduti sulle fioriere. Hanno acciaccato tutte le piantine grasse. All’invito di parlare più piano ovvero di andarsene ci hanno sbeffeggiato e deriso! Non chiamiamo più neanche la polizia tanto non possono fare nulla o non intervengono proprio».
Un altro residente: «Non sono da meno gli “ospiti” del palazzo in fondo a via Luzzatti e i frequentatori del negozio etnico in fondo a via della Ferrovia che spesso vengono alle mani, semi ubriachi, fino a notte inoltrata. Negozio che sarebbe bene chiudere!»
Altri casi, accaduti davanti l’ingresso del Cooworking
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