Vandalizzati i circoli del PD, a Monteluce e in via del Lavoro a Perugia

Vandalizzate i circoli del PD, a Monteluce e in via del Lavoro a Perugia

Vandalizzati i circoli del PD, a Monteluce e in via del Lavoro a Perugia

Un messaggio è apparso sabato sulle vetrate del circolo Pd di Monteluce. Due parole scritte a colpi di bomboletta spray di colore nero. “Nemici del popolo” e una parolaccia. Oltre a questo anche la falce e martello. Il circolo Pd di Monteluce è intitolato a un grande uomo politico, Raffaele Rossi.

Oltre a quello di Monteluce è stato imbrattato anche in via del lavoro: “Ancora un circolo Pd imbrattato. Ci ferite ma non vi fa certo onore scribacchiare minacce e frasi di odio. La mia solidarietà a Perugia centro. Bisognerà chiedere al Prefetto se è possibile affrontare così la campagna elettorale”. E’ quanto scrive sul suo profilo Facebook Francesco Giacopetti, ex segretario del circolo.

Interviene anche Giacomo Leonelli, consigliere regionale: E’ successa una cosa davvero brutta, inaccettabile. E’ stata imbrattata la sede del Circolo Perugia Centro del Partito Democratico dell’Umbria, il mio Circolo. La ripuliremo, ovviamente. Resta però la vergogna per gesti come questo, atti vigliacchi. Si deve sempre avere rispetto per l’impegno politico, di qualunque parte. Noi siamo una comunità di persone perbene che portano avanti i propri ideali e ora più che mai dobbiamo reagire. E’ tempo di tirare fuori l’orgoglio. Lo stesso orgoglio che hanno le migliaia di iscritti e militanti che ogni giorno si impegnano e fanno politica con il solo scopo di migliorare la comunità in cui vivono.

L’attuale consigliera comunale del PD, Sarah Bistocchi scrive: “Mi sono già espressa su quanto stiamo leggendo da una settimana a questa parte sulla stampa locale e nazionale. Notizie e fatti che in parte ci offendono, in parte ci disorientano, in parte ci umiliano.  Ma siccome oggi è stata toccata in modo particolare la comunità che io rappresento, il circolo Pd di Monteluce, intitolato ad un grande uomo politico, Raffaele Rossi, lo voglio ribadire: il Pd è altro.

Il Pd è fatto da uomini e donne che condividono idee, progetti e valori, e che dedicano il loro tempo e le loro energie ad una causa in cui credono, al netto delle delusioni e delle arrabbiature; è fatto da uomini e donne che si prendono cura della propria città, discutono nelle assemblee, organizzano volantinaggi, tengono attivi i circoli o semplicemente partecipano alle Primarie. Come accaduto un mese fa con Nicola Zingaretti, portatore di un messaggio universale: cambiare il partito, e non cambiare partito.

Il potere si deve gestire per servire le persone, e non deve essere messo al servizio di chi lo gestisce. Altrimenti, i danni cagionati da pochi si ripercuoteranno sull’impegno di molti. E questa, per un militante, è la più grande ingiustizia che si possa infliggere. Un’emorragia interna, non un colpo esterno; uno schiaffo che arriva da chi ti siede accanto, e non da chi ti sta di fronte. Ho sentito dire, fuori dal Pd, che siamo tutti uguali. È falso. Ho sentito dire, dentro al Pd, che la colpa è di tutti. Anche questo è falso. Soprattutto questo è falso.

Ovunque vi siano incrostazioni di potere, che non fanno più vedere la politica come una missione e l’amministrazione come un servizio, e incrostazioni di una classe dirigente, troppo presa a perimetrare l’oggi per poter tracciare il domani, deve essere la politica ad arrivare prima della magistratura. Con senso di responsabilità, ma soprattutto con senso di comunità. È questo il momento di dimostrarlo.  Noi ci siamo. Ed è per questo che oggi, al circolo Pd Monteluce, abbiamo fatto le nostre pulizie di Pasqua.  Grazie a tutti”.

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