Chiusura Fcu, Movimento 5 Stelle annuncia interrogazione alla Giunta

è un nuovo vulnus alla credibilità della Regione Umbria

Contratti pubblici Alberto Marini, ascoltato in audizione al Comitato di Controllo e Valutazione

Chiusura Fcu, Movimento 5 Stelle annuncia interrogazione alla Giunta

I consiglieri regionali Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati (M5S) annunciano la presentazione di una interrogazione sulla chiusura della Fcu che “è un nuovo vulnus alla credibilità della Regione Umbria, un danno all’immagine del territorio e una distruzione di valore”. Nell’atto Liberati e Carbonari È quanto chiedono “un’analisi delle gravi carenze nella manutenzione dell’infrastruttura e i motivi della lamentata insufficienza degli stanziamenti della Regione a Umbria Mobilità”, sottolineando come questa situazione crei “disagi per lavoratori, studenti e turisti”.

“La chiusura della Ferrovia Centrale Umbra è un nuovo vulnus alla credibilità della Regione Umbria, un danno all’immagine del territorio e una distruzione di valore”.

È quanto dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati, annunciando la presentazione di una interrogazione con la quale chiedono “un’analisi delle gravi carenze nella manutenzione dell’infrastruttura e i motivi della lamentata insufficienza degli stanziamenti della Regione Umbria a Umbria Mobilità”, sottolineando come questa situazione crei “disagi per lavoratori, studenti e turisti”.

Nell’atto Liberati e Carbonari ricordano che “durante l’audizione in Seconda Commissione Mauro Fagioli, il direttore dell’esercizio ferroviario di Umbria Mobilità, ha spiegato che i rallentamenti e le tante criticità del servizio della Fcu erano dovute alla mancanza di fondi per le manutenzioni, sostenendo di aver ‘rappresentato all’azienda e alla Regione la difficoltà nel poter procedere e continuare nell’esercizio ferroviario’.

E Umbria Mobilità ha scritto alla Regione che la somma di ‘4,8 milioni di euro l’anno destinati dalla Regione per la gestione della infrastruttura ferroviaria regionale è rimasta immutato dal 2001 e dunque oramai da anni largamente insufficiente per garantire la piena operatività di una ferrovia di oltre 150 km’.

E anche nella relazione al Bilancio 2015 di Umbria Mobilità si scriveva che per la Fcu ‘risulta necessario adeguare il corrispettivo per la gestione dell’infrastruttura ferroviaria in quanto risulta insufficiente. Si sta cercando di definire con la Regione l’impegno per i nuovi adeguamenti di sicurezza e i tempi entro cui la Regione provvederà a mettere le risorse a disposizione, cercando di evitare, fin dove possibile, l’interruzione del trasporto’”.

I consiglieri del Movimento 5 Stelle, quindi, chiedono alla Giunta di conoscere “le cause per le quali, qualora tali fondi siano stati effettivamente messi a disposizione per le manutenzioni ferroviarie e ammesso che fossero effettivamente insufficienti, la Regione non abbia provveduto a tale adeguamento, immediata corresponsione e attivazione degli importi stanziati.

Questa situazione ha poi portato all’improvvisa quanto effettiva chiusura della Fcu, bruciando un patrimonio pubblico generosamente costruito e a noi trasmesso grazie al sacrificio degli avi.

Un logoramento dell’immagine di un’Umbria sempre meno credibile e ancor più irraggiungibile, come dimostrano anche l’E/45 e l’Aeroporto. Una situazione che comporta – concludono Liberati e Carbonari – un evidente vulnus ai servizi essenziali ed enormi disagi per i cittadini lavoratori, studenti, turisti, danneggiando ulteriormente la nostra economia, con la riduzione del potenziale attrattivo dei nostri territorio”.

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