(umbriajournal.com) by Avi News SPELLO – Per tre giorni, da venerdì 10 a domenica 12 febbraio, l’olio spellano incontrerà la cucina italiana nell’intenso calendario (oltre 30 eventi in programma) de ‘L’Oro di Spello Festa dell’olivo Sagra della bruschetta’. Un festival di antica tradizione che si rinnova e che, per i 55 anni di vita, mette al centro della scena l’alta gastronomia, valorizzando l’olio extravergine quale filo conduttore di sapori e culture gastronomiche anche molto diverse tra loro. Organizzata da Comune e Pro Spello, quest’anno la manifestazione si avvale della consulenza del critico gastronomico Jacopo Fontaneto.
L’evento si apre con l’inaugurazione alle 14 a Porta Venere e Torri di Properzio. Alle 16, nella sala Petrucci del palazzo comunale è prevista, poi, l’iniziativa ‘Gli oli extravergini da olive Dop raccontano il territorio’, a cura di Assoprol Umbria.
Importanti i numeri di questa edizione, a iniziare dai dieci cuochi ospiti, firme emergenti della cucina italiana e internazionale, che, insieme ai resident-chef di Spello, daranno vita a cene a più mani. Un autentico ‘viaggio nell’Italia del gusto’ in dieci serate a tema nei ristoranti del borgo medievale che hanno aderito all’iniziativa. Da nord a sud, appunto: dalla ‘bagna caoda’ piemontese ai risotti lombardi, dal baccalà veneto al pesce del Mediterraneo lasciando, ovviamente, la grande cucina umbra al centro della scena.
Sabato 11 febbraio dalle 10.30 per tutta la giornata, invece, gli chef ospiti si misureranno negli show-cooking a ingresso libero in piazza della Repubblica, dove ognuno di loro elaborerà una propria preparazione davanti al pubblico. In contemporanea, dalle 15 alle 17, è previsto un contest gastronomico che vedrà protagonisti gli allievi degli istituti alberghieri di Assisi, Spoleto e Città di Castello. La sera, invece, saranno i terzieri di Spello (Mezota, Pusterola e Porta Chiusa) a proporre, a 19 euro ognuno, tre menù per ripercorrere l’Italia attraverso l’oro di Spello.
Una rarità apre, invece, il programma gastronomico di domenica 12: è la torta con la farina sec’a della Valle Onsernone, Canton Ticino, che per la prima volta incontrerà l’olio spellano. Non mancherà la solidarietà, un elemento importantissimo per quest’edizione del festival che vuol essere vicino ai paesi colpiti dal terremoto. Gli chef ospiti della manifestazione lavoreranno fianco a fianco per realizzare, sabato e domenica a pranzo, la ‘pasta solidale’ in tre versioni, Amatriciana, Norcina e Carbonara, e raccogliere le offerte del pubblico che saranno interamente destinate al conto corrente predisposto.
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