Villa Umbra: Antonella Manzione, al convegno sul nuovo codice di Giustizia Contabile [VIDEO]

Il 7 ottobre, si è svolto un seminario di approfondimento sulle novità del giudizio di responsabilità e del giudizio di conto

Villa Umbra: Antonella Manzione, al convegno sul nuovo codice di Giustizia Contabile

Villa Umbra: Antonella Manzione, al convegno sul nuovo codice di Giustizia Contabile. Nello stesso giorno di entrata in vigore del Codice di Giustizia Contabile, il 7 ottobre, si è svolto un seminario di approfondimento sulle novità del giudizio di responsabilità e del giudizio di conto, introdotte dallo stesso Codice con decreto legislativo n. 174 del 26 agosto 2016.  “La  giornata di particolare importanza, organizzata dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Perugia in collaborazione con la Corte dei Conti Umbra, proprio nel giorno di entrata in vigore del Codice e contrassegnata dalla presenza di oltre 350 partecipanti provenienti oltre che dall’Umbria, dal Lazio, Toscana e Marche – ha dichiarato in apertura del convegno Alberto Naticchioni, Amministratore Unico della Scuola – alla quale seguiranno ulteriori seminari  sul nuovo codice  e su tutte le novità introdotte dalla riforma “Madia. Il nuovo codice della giustizia contabile non ha la forma di un mero testo unico compilativo delle norme già esistenti e sistemate in maniera organica – ha sottolineato Naticchioni –  infatti dalle prime dichiarazioni e dai primi comunicati della Presidenza del Consiglio dei Ministri, risulta che alle norme esistenti, solo raccolte, sia stato aggiunto un articolo che contiene significativi elementi di novità, soprattutto sul fronte dei giudizi di responsabilità per danno erariale. In esso sarebbero stati infatti recepiti i principi del “giusto processo”, ossia il principio della parità delle parti in sede di contradditorio processuale.  Inoltre ampi poteri sono riconosciuti al PM, che potrà accedere agli atti sui siti delle Pubblica Amministrazioni, che, specie dopo gli ultimi interventi normativi come ad esempio quelli del FOIA , consentono di verificare online la maggior parte dei documenti che caratterizzano l’attività di una Pubblica Amministrazione. Non  è stata invece prevista e disciplinata la possibilità di accesso da parte del PM agli atti sottratti all’accesso del FOIA, tramite il sistema SPEED.  Con la riforma alcuni passi avanti sono stati fatti rispetto al sistema precedente che risaliva agli anni 30.


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Inoltre un ringraziamento particolare – ha concluso Naticchioni – va al Presidente della sez. giurisdizionale della corte dei conti umbra Angelo Canale per la preziosissima collaborazione manifestata nell’organizzare l’evento, all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Provincia di Perugia e Ordine degli Avvocati di Perugia per  la concessione dei crediti formativi”.

“Celebriamo l’entrata in vigore di questo nuovo codice” – ha affermato Antonio Bartolini, Assessore alle riforme, innovazione e agenda digitale della Regione Umbria – “ed il diritto è chiamato ad un nuovo compito regolativo che con gli impianti classici ottocenteschi non riesce a sostenere. In questa epoca delle incertezze” – prosegue Bartolini – “abbiamo elementi di forza nella capacità adattativa delle giurisprudenza.

“Dare all’articolato una natura leggibile, per la prima volta rispetto alla natura rapsodica della congerie di disposizioni che afferiscono a questo ambito, in modo da avere un quadro chiaro  della giustizia contabile” – ha dichiarato Antonella Manzione, Capo dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’idea di questo codice – prosegue Antonella manzione – nasce da una riflessione circa la necessità degli operatori di avere delle linee guida, un palinsesto generale per chiarire un ambito difficile e indebitamente malvissuto da chi la giustizia contabile subisce.  Non si percepisce l’importanza, nella PA, in un’epoca di riforme ciclopiche, dell’aspetto di contrasto non solo alla corruzione ma anche allo sperpero di risorse. La percezione negativa di certi interventi nasce spesso dalla difficoltà di comprendere il sistema nel suo complesso. Si tratta di riportare esplicitamente i principi del giusto processo nell’ambito della giustizia contabile, che è contraltare dal principio di responsabilità contenuto nella riforma Madia. La stessa semplificazione amministrativa si lega a questo codice, specie all’art. 51. Inoltre, si riporta a sistema il rapporto tra la giustizia penale e la giurisdizione della Corte, il tema è che cosa deve fare la PA in caso di danno. Può fare azioni risarcitorie in ambito civilistico ma assumendone i rischi”. Infine resta in obbligo alla PA ogni azione di autotutela e far cessare l’evento che ha causato il danno, esplicitazione e punto di sintesi delle istanze di sensibilizzazione e rispetto dei principi costituzionali”.

“E’ il primo seminario sul nuovo codice della giustizia contabile a livello nazionale, proprio nel giorno della sua entrata in vigore” – ha sottolineato Angelo Canale,Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per l’Umbria. “Il punto di partenza è stato l’art. 74 del Testo Unico sulla Corte dei Conti, che solo di  recente  ha registrato interventi sui profili istruttori. All’attività istruttoria preprocessuale era dedicato poco spazio normativo e, soprattutto, da molte parti si era sollevato il tema del disallineamento con alcuni principi del giusto processo quali il diritto alla difesa e il principio della terzietà del giudice.  L’attività istruttoria si è svolta sulla base di prassi operative, che oggi non potrebbero sostenere il decentramento regionale delle procure.  A prescindere dai profili penali, ci si è resi conto della necessità di rendere più penetrante l’attività del PM, i cui poteri oggi  vengono dettagliati nelle loro modalità di esercizio così come vengono innovati i profili della pubblicità degli atti”.

“Illustra le modifiche che il codice contabile ha portato alle procedure conclusive della fase istruttoria del giudice contabile – è quanto emerso durante l’intervento di Antonio Giuseppone, Procuratore Regionale della Corte dei conti per l’Umbria – che può sfociare nell’archiviazione o nell’invito a dedurre.  L’Art. 69 del Codice ha introdotto una serie di novità che raccolgono sia prassi consolidate che orientamenti giurisprudenziali in materia di procedure di archiviazione, mentre l’Art 70  codifica il principio che l’istruttoria archiviata può essere riaperta solo a seguito di emersione di fatti nuovi. Molto incisivo l’intervento di regolazione introdotto per la conclusione dell’istruttoria con l’invito a dedurre, specie in materia di diritto dei soggetti destinatari a visionare ed estrarre copia degli atti”.

Alla giornata sono inoltre intervenuti Marco Smiroldo, Consigliere della Corte dei conti; Federico Freni, docente di diritto amministrativo e processuale presso la Scuola di specializzazione dell’Università LUISS – Guido Carli e Fulvio Longavita, Presidente sezione controllo Corte dei Conti per l’Umbria. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con le relazioni di Gabriele Bottino, professore associato di diritto amministrativo presso L’Università degli Studi di Milano e Gerardo de Marco,Consigliere della Corte dei conti.

https://youtu.be/M-mNPgnNUxM

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