![Cristian Bucchi ex allenatore del Perugia compie l’impresa Cristian Bucchi ex allenatore del Perugia compie l’impresa](https://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2016/07/mister-bucchi-2-678x381.jpg)
Perugia Calcio, ecco il mister Bucchi. Conferenza stampa di presentazione per mister Bucchi. Ecco il riassunto delle sue dichiarazioni alla stampa raccolte da Umbria Radio: “Ringrazio il presidente che mi ha dato una grande chance scegliendomi tra tanti allenatori più bravi di me. Io cercavo proprio questo, sento la fiducia del presidente. Qui mi sento a casa mia e spero possa iniziare una seconda vita come allenatore. Ho grande voglia ed entusiasmo, so cosa la gente si aspetta da noi e siamo stimolati dal fatto di essere una parte importante e gloriosa della storia del Perugia. Per quanto riguarda lo schema, aldilà dello schema credo che questa società e questa piazza abbiano il diritto di vedere un calcio propositivo e per questo è necessario avere una forte identità, tattica e di atteggiamento. Manca ancora qualcosina, ma non abbiamo fretta e non dobbiamo sbagliare.
Abbiamo un organico forte, composto da giovani bravi e ragazzi che hanno umiltà e dobbiamo avere la presunzione di voler vincere con chiunque. Sicuramente un allenatore non è completo se non viene esonerato (n.d.r. ricordando il passato). Sarebbe troppo facile ricordare solo i momenti positivi. Si possono correggere gli errori solo lavorando. Son contento per Panucci, la Serie B è una vetrina per tantissimi allenatori. Il derby è sempre un qualcosa in più. La voglia e la volontà sarà quella di proseguire questo campionato, continuando a vincere i derby.
Bianchi? E’ un punto fermo di questa squadra. E’ un uomo che dovrà darci tanto, soprattutto ai suoi compagni. Ha alle spalle una carriera come pochi in Serie B. Un grande giocatore non smette di essere un goleador, un attaccante di razza. Dobbiamo essere bravi a creare le condizioni per farlo rendere al meglio. Per noi è un giocatore fondamentale. Brighi? Un ottimo giocatore, ci piacerebbe averlo qui con noi. Ha conosciuto la società, il progetto, il presidente. Dovrà decidere se puntare sul Perugia.
Cosa chiedo al presidente? Al presidente io chiedo di non perdere mai la sua passione e la sua voglia. Quando ci siamo incontrati, le sue parole sono state parole ricche di fame. E questo credo che sia una merce rara nel calcio. Spero con lui di condividere tante emozioni. Il percorso che abbiamo intrapreso è stato da subito condiviso, cioè ripartire da una base solida con giocatori importanti per la categoria. Siamo molto contenti da questa base, ed è una squadra che ha il suo blocco solido. Guberti e Fabinho sono due giocatori da cui ci aspettiamo tantissimo, hanno il potenziale per fare molto bene. Non ci accontentiamo di giocatori che facciano il compitino.
Campionato? I punti di settembre hanno lo stesso valore dei punti di maggio. Quando dico che partiremo forte, non vuol dire che faremo una preparazione leggera per poi crollare. Oggi ci sono dei modi di allenare dove da subito si fanno tante cose: si cura la tattica, la resistenza, la capacità aerobica. In questo campionato dobbiamo avere un requisito fondamentale: equilibrio. Equilibrio fisico ed equilibrio mentale. In questo campionato ci sono delle squadre forti, però questo non è un alibi, ma semmai deve essere uno stimolo.
Noi dobbiamo essere bravi a diventare una squadra più squadra. Sulla carta ci sono squadroni che giocano tutti per vincere: noi dobbiamo essere più bravi sul campo. Non mi piace l’ipocrisia: un club come il Perugia impone come obiettivo minimo quello dei play off. Se questi calciatori che hanno già vinto e non riescono a trasmettere questa voglia, vuol dire che hanno sbagliato.
Di Carmine? Per me è un attaccante importante, non so quanti attaccanti forti ci sono come lui in Serie B. Sono contento che non è stato riscattato dall’Entella. Ad avercene di Di Carmine…
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