Nomine sanità, Carbonari, M5s: “Lo sconsolante teatrino della maggioranza”

La consigliera Carbonari del M5S chiede a Catiuscia Marini e a Walter Orlandi maggiore rispetto per le istituzioni ed i cittadini umbri

Agricoltura, coltivazione canapa e incentivo alle filiere territoriali

Nomine sanità, Carbonari, M5s: “Lo sconsolante teatrino della maggioranza”

da M5s Umbria 
“Giorni fa mi sono imbattuta in un articolo sul tema di sanità in Umbria, il cui titolo mi ha colpito in quanto sembra un ossimoro: ‘Bocci: ora il cambiamento’”. Così Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 stelle) che aggiunge: “non voglio certo entrare nel merito della ‘Guerra dei Roses’ interna al PD umbro, vorrei però evidenziare come risulti vergognoso paralizzare le istituzioni regionali, Giunta ed Assemblea legislativa, per difficoltà interne al Partito democratico umbro, accampando ogni pretesto per evitare la convocazione dell’Assemblea, forse per paura di palesare la mancanza di una maggioranza”.

Per Carbonari “è gravissimo che problemi interni al PD debbano determinare il coma delle istituzioni della Regione Umbria, dato che si tratta di due realtà autonome e distinte, anche se la presidente dell’Esecutivo, Marini insiste a confonderle, nonostante solo il 35 per cento dei cittadini umbri hanno votato il Pd alle ultime elezioni”.

Facendo ancora riferimento all’articolo di stampa in questione, Carbonari ricorda che “la sanità ‘assorbe oltre la metà dell’intero bilancio regionale con previsioni pari al 64,03 per cento del totale (nel 2013 rappresentava il 57,72 per cento) e con impegni equivalenti al 78,20 per cento di quelli assunti complessivamente nel 2014 (anch’essi in aumento rispetto al 2013, pari al 74,10 per cento)’, come ricorda la Corte dei Conti, pari a 1667 milioni di euro in termini assoluti, nel 2014”.

“Ecco perché la questione delle nomine dei direttori generali – aggiunge l’esponente pentastellata -, che hanno il potere assoluto su ogni aspetto della gestione sanitaria, ha una importanza fondamentale e porta a questo tipo di contrasto. Leggendo le indiscrezioni della stampa – continua -, sembrerebbe che la presidente Marini starebbe valutando di ‘sistemare’ Walter Orlandi (la cui nomina a direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia fu voluta a tutti i costi dalla presidente Marini portando allo strappo con l’ex assessore Barberini) alla gestione della Cras, la Centrale di acquisto per la sanità.

La Cras gestisce cifre enormi, perciò fa sorridere questa indiscrezione; è come se un genitore togliesse il motorino al figlio e poi lo compensasse regalandogli un aereo”. “Era lo stesso Walter Orlandi – ricorda Carbonari – che alla vigilia di Natale 2015 annunciava ‘l’azzeramento delle barelle nelle corsie’ all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, nonostante dati oggettivi suggeriscono il contrario. Le strutture sanitarie umbre sono purtroppo lontane anni luce dalla ‘eccellenza sanitaria nazionale’ che Orlandi ostenta, come dimostra la classifica Lea (Livelli essenziali di assistenza) che pone l’Umbria al decimo posto tra le regioni italiane, in peggioramento.

Tutto questo non per colpa dei ‘dipendenti’, accusa che Orlandi vuole attribuire al nostro Movimento, cercando anche di intimidirci con la minaccia di ‘qualsiasi legittima iniziativa a tutela dell’immagine’, ma piuttosto della politica che decide le nomine e prende le decisioni chiave. Questa situazione non è stata denunciata solo da noi, ma dallo stesso consigliere Luca Barberini, ex assessore alla sanità, in occasione della sua conferenza stampa”.

“Ed anche la Corte dei Conti, nella già citata ‘Relazione alla parifica’ del 10 luglio 2015 ha sollevato numerosi rilievi sulla sanità umbra, sotto numerosissimi aspetti. Si tratta – spiega Carbonari – di aspetti importanti, quali mancanza di trasparenza, spesa per affitti, spesa per incarichi e consulenze, spesa farmaceutica ed ospedaliera ed anche gravi episodi scoperti dai Nas presso strutture ricettive per la popolazione anziana, beneficiarie di finanziamento/sovvenzione da parte della Regione rispetto ai quali la Corte scrive: ‘pertanto può ragionevolmente ritenersi che la Regione non provvede autonomamente ad eseguire i dovuti controlli’ e ‘dagli atti prodotti non risulta effettuato, a seguito delle rilevate irregolarità, alcun recupero in termini monetari dei contributi erogati alle strutture di cui trattasi, pari complessivamente ad euro 302mila 427,20, per il 2012 e ad euro 241mila 599,44 per il 2013”.

“Indipendentemente da come finirà la ‘faida’ interna al PD e dalla carica che la presidente Marini riuscirà a dare Walter Orlandi – conclude Carbonari -, entrambi dovrebbero avere più rispetto per la realtà dei fatti e i cittadini umbri, cercando di impegnarsi più per migliorare realmente la sanità, invece di fare proclami e minacciare querele alla prima voce (documentata da dati oggettivi) di critica”.

Nomine sanità

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*