Test medicina, annullare e ripetere le prove

Consiglieri regionali, Liberati M5S: «Ridurre gli stipendi»
Consiglieri regionali, Liberati M5S: «Ridurre gli stipendi»

da Andrea Liberati – M5S Regione Umbria
Test medicina, annullare e ripetere le prove.
Dopo il caos relativo ai test di accesso per l’anno 2014/2015 alle Scuole di specializzazione in Medicina, con una gestione a dir poco dilettantesca da parte del MIUR, il Movimento 5 Stelle in aprile aveva già presentato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro Giannini. Questi già allora mostrò chiara debolezza nel governare in modo equo la vicenda. A distanza di un anno, nulla pare essere cambiato: e stavolta, direttamente a Perugia, siamo di fronte all’ennesima farsa.

Il D.M. 85/2014, che con l’art. 2 disciplina la prova di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, non fa menzione alcuna riguardo le procedure per l’identificazione dei candidati. L’allegato 1, che costituisce parte integrante del decreto ministeriale, indica linee guida secondo cui gli Atenei devono predisporre i bandi di concorso, specificando che “lo studente deve obbligatoriamente compilare la scheda anagrafica e sottoscriverla”, senza però evocare controlli.

Testimonianze dirette a noi pervenute, confermate dalle parole di sdegno espresse su Facebook addirittura da un componente della commissione, riportano che i candidati del test di accesso a Medicina, svoltosi a Perugia -come ovunque in Italia- quattro giorni fa, sono stati identificati soltanto all’ingresso, attraverso l’esibizione di un documento di identità, ma che nessun commissario aveva facoltà di vigilare al momento della compilazione della scheda anagrafica, né sarebbero state effettuate verifiche di rispondenza tra i dati riportati sulla scheda anagrafica e l’effettiva identità del candidato al momento quello cruciale, quello della consegna del test: una tale mancanza renderebbe possibili gli scambi di identità.

Per questi motivi, per le numerose evidenze emerse al riguardo, il Movimento 5 Stelle in Regione chiede di annullare e ripeture tale test a garanzia di tutti gli studenti, con ciò parimenti tutelando in concreto l’immagine della stessa Università di Perugia

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