Lega Nord Umbria annuncia partecipazione alla manifestazione in difesa della Perugina

Fin da subito la Lega Nord si è schierata a fianco dei lavorati

Lega Nord Umbria annuncia partecipazione alla manifestazione in difesa della Perugina

Lega Nord Umbria annuncia ampia partecipazione in difesa della Perugina

da Manuela Puletti
PERUGIA – I parlamentari umbri del Pd parteciperanno alla manifestazione in difesa della Perugina e dei suoi lavoratori o saranno troppo impegnati a fare lo sciopero della fame per regalare la cittadinanza italiana e il diritto di voto agli extra comunitari? A lanciare la provocazione è la Lega Nord Umbria che annuncia ampia partecipazione al sit in di domani ( ndr sabato 7 Ottobre ) a sostegno dei 350 dipendenti della nota azienda dolciaria umbra.

“Crediamo – affermano i consiglieri regionali della Lega Nord, Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini – che il Partito Democratico regionale e quello nazionale siano l’emblema della malagestio per cui in Umbria abbiamo importanti aziende in sofferenza come la Perugina,  la Colussi, l’ ex Pozzi, la Novelli o la Thyssen per citarne alcune, abbiamo l’ Fcu completamente chiusa, il Pil ai minimi storici, il tasso di povertà elevato, la disoccupazione che non accenna a diminuire e i nostri giovani che migrano all’estero.

Questa sconfitta politica del Pd e della Marini , a nostro avviso, offende il merito, la determinazione e la generosità del popolo umbro che, con sacrificio cerca di ripartire: a loro i vertici amministrativi regionali e nazionali dovrebbero chiedere scusa per la situazione drammatica in cui sono stati catapultati a causa di una politica europeista che depreda il made in Italy a favore delle multinazionali.

L’art. 1 della Costituzione, la stessa che Renzi voleva modificare, parla chiaro “l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro” peccato che solo in Umbria ci siano circa  350 esuberi alla Perugina, circa 200 alla Ex Pozzi, una 70ina alla Colussi e  altrettanti alla Novelli, per non parlare delle piccole aziende che quotidianamente sono costrette a chiudere.

Fin da subito la Lega Nord si è schierata a fianco dei lavorati con atti regionali e parlamentari,  partecipando a manifestazioni e facendo propria la sofferenza di alcune famiglie, è ora di dire basta,  questo è l’ultimo appello – spiegano Mancini e Fiorini –  se l’emergenza occupazionale rimarrà inascoltata, la Lega Nord porterà la voce dei lavoratori fin dentro  ai palazzi, occupandoli se necessario, perché è ora che gli umbri si riprendano il proprio futuro e il proprio destino, non cedendolo ad altri”

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